Settembre 6, 2010

Giovanni Corti

Il fotovoltaico che verrà

I ricercatori di Corvallis in Oregon hanno di fatto raggiunto un'importante innovazione nell'uso di microreattori a flusso continuo per la produzione di assorbitori a film sottile per celle solari – una tecnologia innovativa che può ridurre notevolmente il costo dell'energia solare e lo spreco di materiali.

Lo studio è stato riportato da Current Applied Physics, un giornale di settore degli ingegneri dell'università di stato dell'Oregon e dell'Università di Yeungnam in Korea.

Questa è una delle prime dimostrazioni che questo tipo di tecnologia, che è più sicura e più economica degli attuali approcci con soluzioni chimiche, può essere usate in maniera continua e rapida per depositare assorbenti di film sottile per le celle solare con composti come di selenide di rame dell'indio.

I precedenti tentativi di usare questo composto – che è uno delle principali alternative all'uso del silicio – si basavano su metodi come la polverizzazione catodica, l'evaporazione e deposito elettrolitico. Questi processi sono dispendiosi dal punto di vista del tempo o necessitano di strutture di vuoto molto dispendiose o ancora di processi chimici che innalzano notevolmente i costi di produzione.

Il deposito per bagno chimico è una tecnica a basso costo che è stata sviluppata oltre 100 anni fa.  Viene utilizzato normalmente come processo discontinuo, ma i cambiamenti nella crescita nel tempo della soluzione ha reso difficile controllarne lo spessore. Anche lo svuotamento di reattanti ha limitato il raggiungimento di adeguati valori di spessore.

La tecnologia inventata in Oregon di depositare film di nanostrutture su varie superfici in microreazioni a flusso continuo ha superato i precedenti limiti rendendo questo processo maggiormente commerciale dal punto di vista pratico. Tale metodo è anche coperto da brevetto internazionale.

L'applicazione più prossima che i ricercatori indicano c'è la possibilità di utilizzare questa nuova generazione di pannelli per la costruzione, non andando più ad essere per esempio collocati sul tetto degli edifici, ma diventando il tetto vero e propio. In questa maniera il costo di costruzione e di utilizzazione dell'energia solare potrebbe diventare ancora più conveniente ed accessibile.

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