Per assicurare una corretta impermeabilizzazione dei supporti e dei tetti sono attualmente utilizzate due strade differenti. La prima consiste nella protezione del piano di appoggio, con particolari resine bitumate e membrane. Successivamente vengono posizionati i supporti di sostegno per i moduli cristallini. Le staffe e i sistemi di aggancio vengono anch’essi protetti e inglobati con appositi composti bituminosi. Alcuni produttori realizzano pali di sostegno con base di appoggio già incapsulata per semplificare il processo di impermeabilizzazione a fuoco e garantire una migliore durata nel tempo.
Il sistema Derbigum Derbiway.
Esistono inoltre membrane bituminose autoadesive e impermeabili, caratterizzate da un ridotto spessore e protette da speciali film in alluminio rinforzato antiscivolo. Si tratta di speciali materiali studiati per la realizzazione di impermeabilizzazioni sotto il pannello fotovoltaico e per assicurare la migliore tenuta all’acqua in caso di integrazione totale del sistema. Grazie alla particolare composizione queste membrane risultano “autosigillanti” e applicabili a freddo, senza uso di fiamma, dettaglio che ne velocizza la posa in opera. La compatibilità con i tradizionali sigillanti siliconici e l’elevate resistenza al punzonamento ne consentono l’impiego in molteplici situazioni. La caratteristica antiscivolo permette infine di integrare queste soluzioni su coperture con elevata angolazione. Nella posa delle diverse pezze è indispensabile iniziare dal punto più basso del tetto, risalendo man mano verso la cima. I teli a membrana devono inoltre essere sormontati per almeno 80 mm di lato e 150 mm in testa. I bordi, gli angoli e i raccordi devono essere pressati a dovere prima di completare l’installazione.