L’impatto del V Conto Energia sul business degli operatori e l’attuale momento di incertezza sono stati analizzati da Enerpoint, che ne riassume gli esiti con la ricerca “Fotovoltaico: Quale futuro?”.
L’impatto del V Conto Energia sul business degli operatori e l’attuale momento di incertezza sono stati analizzati da Enerpoint, che ne riassume gli esiti con la ricerca “Fotovoltaico: Quale futuro?”.
Il mercato del fotovoltaico è attualmente messo a dura prova da molteplici fattori, molti installatori e professionisti si interrogano sul futuro che attende questo comparto.
Enerpoint ha sottoposto una serie di quesiti a oltre 1.400 operatori del settore (tra i 25 e 64 anni), a circa due mesi dall’entrata in vigore del V Conto Energia e si è resa disponibile ad ascoltare dubbi e timori degli installatori.
Secondo il 77,6% del campione intervistato, l’ultimo Conto Energia ha avuto un impatto negativo sul business, aumentando le perplessità e le paura di possibili cali del fatturato. Solo il 15,9% considera l’impatto minimo e sta rimodulando il suo modello di business.
Le problematiche maggiori derivano dalla instabilità legislativa e dall’ingresso del registro, secondo il 49,7% degli intervistati, mentre il 34,4% è spaventato dalle difficoltà legate ai complicati iter burocratici. C’è poi chi ha registrato una flessione degli affari per motivi finanziari e per la crisi economica, ben l’11,3% del totale. Agli intervistati è stato chiesto quale aspetto sarebbe opportuno cambiare nel V Conto Energia, il 42% modificherebbe il Registro impianti, mentre il 24% le nuove modalità di incentivazione e in particolare il passaggio alla tariffa omnicomprensiva e a quella per l’autoconsumo. Un’ultima fetta, pari al 10%, cambierebbe il limite massimo di spesa, ora fissato a 6,7 miliardi l’anno.
Paolo Rocco Viscontini, presidente e AD di Enerpoint, commenta così i risultati della ricerca: “I dati emersi dalla ricerca rispecchiano la difficile situazione del mercato italiano e denunciano la continua instabilità normativa, la poca chiarezza e l’eccessiva burocrazia introdotta dal V Conto Energia. Confido tuttavia nella capacità di reagire degli operatori del fotovoltaico. Il nostro comparto, con garanzie di continuità, può favorire in modo strategico la ripresa economica del Paese.”