Dopo la sentenza n. 1613/2013 del TAR Lombardia sul ricorso proposto da Aper, Assosolare e da alcuni Associati che ha annullato le Deliberazioni nn. 281/2012/R/EFR e 343/2012/R/EFR sancendo l’illegittimità di un sistema che equipari le fonti energetiche non programmabili a quelle programmabili nella determinazione dei corrispettivi di sbilanciamento,
Dopo la sentenza n. 1613/2013 del TAR Lombardia sul ricorso proposto da Aper, Assosolare e da alcuni Associati che ha annullato le Deliberazioni nn. 281/2012/R/EFR e 343/2012/R/EFR sancendo l’illegittimità di un sistema che equipari le fonti energetiche non programmabili a quelle programmabili nella determinazione dei corrispettivi di sbilanciamento,
le due associazioni hanno rilasciato un comunicato congiunto in cui sottolineano la necessità di una nota di chiarimento da parte dell’Autorità e del GSE che sia di aiuto per i produttori nella gestione degli effetti finora prodotti dall’applicazione della Delibera n. 281.
In particolare le due associazioni evidenziano la necessità di dare in breve tempo ai produttori indicazioni più concrete circa l’astensione dall’adempimento degli oneri previsti dalla Delibera annullata, la sospensione delle fatture i relativi oneri e le modalità per l’eventuale restituzione degli importi già versati.
Agostino Re Rebaudengo, Presidente di Aper, ha dichiarato: “La pronuncia del TAR Milano va nella direzione da noi già suggerita all’Autorità nell’ambito del documento di consultazione alla Delibera n. 281/2012 e nel corso dei diversi incontri con la stessa AEEG. Riteniamo ragionevole il principio della maggiore responsabilizzazione per i produttori in fase di programmazione, ma la sua attuazione non poteva tradursi, come rilevato dal TAR, nell’applicazione di oneri economici discriminatori e scarsamente correlati alle caratteristiche delle singole fonti”. Auspichiamo che l’Autorità possa ritornare in tempi brevi sulla materia seguendo sia le indicazioni del TAR, sia quanto a suo tempo già suggerito da APER”.
Giovanni Simoni, Presidente di Assosolare ha sottolineato che :“Il TAR con la sua pronuncia ha dato un’indicazione molto chiara che dovrà essere accolta dall’Autorità. E’ necessario ristabilire equità tra le fonti nell’applicazione di oneri di sbilanciamento proporzionati alla loro natura e caratterizzazione. Ci auguriamo che questa sia l’occasione per un confronto con l’AEEG e per una sana riflessione sullo stato della rete e sugli interventi da predisporre cosi da permettere una sana conciliazione tra fonti nell’interesse diffuso di aziende e cittadini. Infine è opportuno rilevare che siamo arrivati a una fase di maturità delle fonti non programmabili e sarebbe giusto che queste iniziassero a partecipare al bilanciamento dei servizi di rete”.