In tempi di crisi economica e di taglio alle spese, la possibilità di risparmiare sulla bolletta energetica sta allettando molti utenti. Proprio per questo e per l’annunciata proroga degli ecobonus fino al 65% per gli interventi di miglioramento energetico degli edifici, in molti stanno pensando di installare un impianto fotovoltaico.
In tempi di crisi economica e di taglio alle spese, la possibilità di risparmiare sulla bolletta energetica sta allettando molti utenti. Proprio per questo e per l’annunciata proroga degli ecobonus fino al 65% per gli interventi di miglioramento energetico degli edifici, in molti stanno pensando di installare un impianto fotovoltaico.
Se prima, in regime di Conto Energia, la rincorsa alle installazioni domestiche è stata forzata dai tempi di approvazione da parte dell’ente certificatore, oggi, tra ecobonus e costi dei moduli in discesa, il fotovoltaico conviene ancora molto.
Il tema ricorrente per le installazioni degli ultimi mesi riguarda l’efficienza dell’impianto e la capacità di consumare in proprio l’energia prodotta, tramite autoconsumo. La fonte energetica derivata dal fotovoltaico è infatti disponibile di giorno e assente di notte. Per supportare il consumo nella fascia serale e notturna sono disponibili diversi sistemi per lo stoccaggio dell’energia e l’accumulo.
Il recente studio di ANIE Energia “Residential Electrical Storage Systems” tratta le differenti modalità e i possibili vantaggi derivanti dall’energy storage.
Adottando elementi per l’accumulo di tipo elettrochimico è infatti possibile conservare l’energia catturata durante il giorno, per un uso differito. In questo possibile sistema di funzionamento, il tasso di risparmio in bolletta varia notevolmente in base al tipo di consumo che viene fatto ed è compreso tra il 30% e il 70%.
Dai calcoli ANIE, se i sistemi di accumulo si diffondessero maggiormente, presso almeno il 20% degli attuali utenti che dispongono di un impianto fotovoltaico, si potrebbe raggiungere un risparmio totale di oltre 500 milioni di Euro ogni anno.
Di fatto, il risparmio netto sarebbe dovuto, per la maggior parte, alla riduzione dell’energia in eccesso e, riducendo il picco della domanda in fascia serale si potrebbero risparmiare 147,1 milioni di Euro circa.
Un maggiore autoconsumo presuppone una minore richiesta di energia prelevata dalla rete e minori costi di gestione e manutenzione, per un totale di 72,8 milioni di Euro e 17,4 milioni relativi alla riduzione delle perdite sulla rete di distribuzione.
Il fotovoltaico, se abbinato a un sistema di accumulo, può dunque essere ulteriormente valorizzato e potrà arrivare a competere con altre forme di approvvigionamento, se opportunamente sostenuto.
A sostegno del comparto, per il futuro, è bene considerare le previsioni di calo dei prezzi delle materie prime, che vedono i pannelli sempre più economici e le batterie in calo del 50% nel giro di pochi anni.