SolarWorld lancia nuove accuse relativamente a possibili sovvenzioni scorrette ottenute dai produttori di silicio che importano materiale dall’Asia verso gli Stati Uniti. La volontà è quella di sollecitare indagini antidumping nei confronti delle aziende cinesi e taiwanesi che trattano questo materiale, fondamentale per la realizzazione dei pannelli.
SolarWorld lancia nuove accuse relativamente a possibili sovvenzioni scorrette ottenute dai produttori di silicio che importano materiale dall’Asia verso gli Stati Uniti. La volontà è quella di sollecitare indagini antidumping nei confronti delle aziende cinesi e taiwanesi che trattano questo materiale, fondamentale per la realizzazione dei pannelli.
Di fatto, alle spalle ci sarebbero pratiche scorrette e la volontà di evitare i dazi nazionali, adottando materiali provenienti da altre regioni del mondo. In questo senso, la legislazione non risulta particolarmente limitante e permetterebbe ai produttori cinesi di aggirare i dazi assemblando i propri prodotti in Paesi esteri.
SolarWorld chiede la revisione della normativa e l’intervento dell‘International Trade Commission e del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti. Le indagini da parte dei due enti sono tuttora in corso e si prevede una conclusione della procedura entro il 14 febbraio, data dopo la quale il Dipartimento del Commercio potrà pronunciarsi in merito ad eventuali dazi addizionali.