Aprile 28, 2014

Daniele Preda

Fotovoltaico, gli strumenti per gli installatori

Fotovoltaico, gli strumenti per gli installatoriAl fianco degli strumenti più specifici, le aziende di settore offrono oggi numerosi apparati multifunzione, capaci cioè di assolvere a numerosi compiti e di misurare differenti tipologie di segnale. Questo semplifica non poco il lavoro dei manutentori e degli installatori. Non solo, gli strumenti più recenti si differenziano per la buona ergonomia, per la disponibilità di chassis robusti e compatti, facili da impugnare. Questo permette di lavorare con maggiore sicurezza, soprattutto quando si opera in condizioni disagiate, sulle coperture degli edifici e sui tetti. Gli apparati più versatili consentono una quasi totale operatività anche con una sola mano.
In particolare, un analizzatore di pannelli solari può effettuare numerose misurazioni e viene utilizzato per i test e le prove di manutenzione di pannelli solari e moduli fotovoltaici. Questa unità permette di valutare la reale efficienza dei pannelli, di individuare il corretto inverter da utilizzare, di definire la posizione ottimale dei pannelli e di identificare le cellule difettose. Parliamo di uno strumento indispensabile, in grado di semplificare il lavoro dell’operatore e munito di un display, per la visualizzazione delle curve tensione/corrente (IV) di prova, dell’indicazione relativa all’energia massima solare, in corrente e tensione. Questo genere di apparato permette di salvare i risultati e assicura un collegamento al PC, per archiviare e confrontare i dati immagazzinati.
Tra le funzioni principali, la disponibilità di test Curva I-V per cella solare, per elemento singolo I-V, oltre alla ricerca della potenza massima solare, tramite funzioni automatiche o semi-automatiche. Si possono misurare la tensione/corrente massima, la tensione/corrente di corto circuito ed è garantita l’impostazione dei parametri base, dal ritardo di scansione, all’area del pannello solare, alla sorgente luce standard.

Oltre a questo strumento basilare è necessario considerare l’adozione delle più recenti termocamere. Di fatto, negli ultimi anni, il mercato relativo a questo comparto si è notevolmente sviluppato grazie soprattutto a player importanti, che hanno saputo proporre prodotti versatili e di facile utilizzo.
Ad oggi, le termocamere costituiscono un prezioso sistema per il rilevamento di anomalie e difettosità della struttura e, oltre a questo, sono adottate come strumento per la lettura dei parametri termici degli edifici. Si tratta di dispositivi compatti, facili da maneggiare e dotati di un display multifunzionale che mostra le immagini termiche dei soggetti inquadrati. Le termocamere a infrarossi più evolute comprendono specifici allarmi di isolamento e punto di rugiada. Strumenti come il puntatore laser e l’illuminatore a LED, semplificano il rilevamento istantaneo, con range solitamente compresi tra -20°C e +120°C. Diversi modelli vantano l’integrazione di una interfaccia di comunicazione Bluetooth per la trasmissione dei dati con accessori esterni, come per esempio le pinze amperometriche. In altri casi è disponibile un sensore digitale per effettuare fotografie, con risoluzione di diversi MPixel.

Tra i dispositivi più importanti per gli installatori fotovoltaici c’è il misuratore di potenza solare, un dispositivo appositamente studiato per valutare il livello di irradiazione luminosa. Questo strumento permette di rilevare il migliore angolo di incidenza per l’installazione dei pannelli solari e ottenere un più alto rendimento dell’intero impianto. Il display incorporato è in grado di mostrare la misurazione espressa in W/mq, un valore che viene approssimato con un margine di errore inferiore ai ±10W/mq.

In aggiunta, per poter effettuare le misurazioni essenziali, la borsa dei professionisti deve contenere strumenti precisi e affidabili, come per esempio: un Voltmetro, un Piranometro, un Millivoltmetro, una Pinza amperometrica e/o un Wattmetro.
Per garantire misurazioni a norma di legge esistono inoltre specifici kit di controllo ambientale, in versione wired o wireless. La piattaforma può misurare la direzione e la velocità del vento, la temperatura ambientale, l’umidità e la radiazione solare e può essere affiancato da due ulteriori sensori, quali il barometro e il pluviometro.
Tramite un data-logger, interno o esterno, è possibile archiviare lo storico delle registrazioni effettuate, con una cattura continua delle informazioni, a distanza di pochi secondi l’una dall’altra.

Tra gli strumenti per gli installatori è da annoverare il piranometro per pannelli fotovoltaici, un dispositivo che sfrutta un fotodiodo al silicio, oltre a una particolare geometria con diffusore, che garantisce una campo di lettura di 180°. Durante il funzionamento, il segnale in corrente che attraversa il fotodiodo, viene convertito in tensione (V), sfruttando una resistenza interna di riferimento. Questa tipologia di dispositivo è adatta per la misurazione della luce solare naturale, mentre in condizioni di cielo molto nuvoloso, o per misure di luce riflessa, è opportuno adottare un piranometro a termopila.
Per consentire un facile accesso ai parametri dell’impianto e dell’inverter, questo tipo di apparati sfrutta frequentemente moduli remoti per la misura dell’irraggiamento, tramite una cella di riferimento, e per il riscontro delle temperatura ambientale e dei pannelli.
Tutte le informazioni raccolte sono successivamente sincronizzate con l’unità centrale (solitamente tramite connessione USB), per poter essere elaborate e per poter generare una mappatura della qualità della rete. In questo caso, trattandosi di uno strumento polivalente, le funzioni incorporate sono molte, come la misurazione della tensione DC/AC, della corrente DC/AC, della potenza DC/AC Attiva, del fattore di potenza e la disponibilità di specifici messaggi che informano l’operatore sull’esito del collaudo.
Per semplificare misurazioni e collegamenti è solitamente possibile optare per una integrazione, tramite accessori dedicati, come: set di cavi con coccodrilli, pinze amperometriche con cavi di diversi diametri, pinze flessibili, celle e sonde dedicate e persino software per PC, per la rielaborazione dei dati a termine del lavoro.

Per il controllo dei pannelli fotovoltaici si sfruttano inoltre specifici trasmettitori di temperatura e umidità, dotati di microprocessore dedicato. I sensori capacitivi impiegati consentono di misurare l’umidità ambientale, mentre il sensore al platino registra la temperatura tramite una termoresistenza.
Per quanto riguarda la lettura dell’umidità, sono utilizzati speciali condensatori con dielettrico polimerico igroscopico, capace di mutare le proprietà di base in funzione delle condizioni atmosferiche. Si tratta di un sistema che offre una buona linearità, lunga durata nel tempo, tempi di risposta contenuti e che si è dimostrato insensibile alla temperatura di lavoro.

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