Tra le recenti interrogazioni parlamentari, suscita particolare interesse quella riguardante la definizione del quadro normativo sulle modalità di connessione alla rete elettrica dei sistemi di accumulo a batteria, abbinati a impianti rinnovabili.
Tra le recenti interrogazioni parlamentari, suscita particolare interesse quella riguardante la definizione del quadro normativo sulle modalità di connessione alla rete elettrica dei sistemi di accumulo a batteria, abbinati a impianti rinnovabili.
Si tratta di una richiesta che arriva a seguito delle molte domande del mondo delle rinnovabili e degli specialisti che operano nel segmento dello storage energetico. È infatti un’esigenza sempre più evidente quella che vede l’integrazione di batterie e accumulatori negli impianti ad energie rinnovabili.
Da parte sua, il Governo reputa come importante e di essenziale priorità la realizzazione di configurazioni che consentano di migliorare l’integrazione tra energy storage e piattaforme fotovoltaiche ed eoliche. In questo senso è stato comunicato che: “Le fonti rinnovabili più prossime al raggiungimento della grid parity e più idonee alla generazione distribuita sono proprio quelle non programmabili, e in particolare fotovoltaico ed eolico: proprio per questo, il Governo, con i decreti legislativi n.?28 e 93 del 2011, ha introdotto le prime misure per promuovere e disciplinare l’utilizzo dei sistemi di accumulo, rafforzandole e precisandole poi opportunamente, con l’ultimo decreto di disciplina degli incentivi al fotovoltaico (DM 5 luglio 2012)”.
Proprio per questo, tra i primi passi compiuti verso una maggiore diffusione dei sistemi di accumulo, il Ministero dello Sviluppo Economico ha sollecitato l’Autorità per l’energia elettrica e il gas. Si intende, in questo modo, dare piena attuazione alle previsioni del DM 5 luglio 2012, per consentire l’ordinato sviluppo del settore e delle relative tecnologie.