Il sistema X-Hybrid, studiato per l’indipendenza energetica e l’autoconsumo arriva in Italia, e si compone di una piattaforma con accumulo capace di gestire l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico in modo ottimizzato.
Il sistema X-Hybrid, studiato per l’indipendenza energetica e l’autoconsumo arriva in Italia, e si compone di una piattaforma con accumulo capace di gestire l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico in modo ottimizzato.
Il sistema incorpora le funzioni di un inverter e la piattaforma per la gestione delle batterie. Di fatto, l’architettura di base consente di accumulare nelle batterie al litio l’energia elettrica prodotta da pannelli fotovoltaici e di riutilizzarla durante la notte.
X-Hybrid può inoltre assolvere alle funzioni di filtraggio e può proteggere gli apparecchi elettrici connessi alla rete, limitando i disturbi e i fastidiosi cali di tensione.
Il sistema, che lavora parallelamente alla linea di rete, consente di superare i limiti di consumo imposti dal contratto con il Gestore. In questo modo è possibile disporre di una potenza di picco che può raggiungere anche gli 8 kW, per soddisfare le esigenze energetiche degli elettrodomestici che consumano di più.
L’architettura prevede l’abbinamento dell’unità centrale con batterie agli ioni di litio, che garantiscono una vita utile superiore ai 4.000 cicli di carica, oppure alle convenzionali batterie al piombo da 2.600 cicli.
X-Hybrid può essere controllato in remoto tramite PC, tablet o smartphone, tramite il software Xapp, in grado di collegarsi all’inverter e di assicurare il monitoraggio dei dati di funzionamento. Il tutto passa dal cloud, infatti, l’inverter invia i dati al portale Xcloud, il quale raccoglie e processa tutte le informazioni ogni 30 secondi. Tutti i dati sono disponibili nel Log, una volta completato l’accesso al proprio account.
A sviluppare il progetto, che è stato esposto anche alla fiera Smart Energy Expo di Verona, la startup italiana Eneray, un’impresa nata dalla dedizione di Davide Tinazzi e Andrea Taffurelli.
Come spiega Tinazzi: “X-Hybrid funziona sempre in parallelo alla linea di rete, chiedendone il supporto quando serve o rimpiazzandola in caso di blackout: alla rete viene richiesta solo potenza aggiuntiva, quando l’X-Hybrid non riesce a fornirne a sufficienza per far fronte a picchi di richiesta, e funge da gruppo di continuità in caso di mancanza di rete”.
“Finora non c’era un prodotto che mettesse al centro di tutto il fabbisogno energetico dell’edificio. Sul mercato italiano si trova l’inverter classico on-grid che immette solo in rete la potenza generata in esubero, o quello off-grid che immette la potenza in esubero solo in una batteria. X-Hybrid invece unisce le prerogative di entrambi, interagendo con la rete e fornendo all’edificio l’energia in parallelo a quella di rete. Non solo, ci sono anche numerosi plus che altri sistemi non-paralleli non forniscono”.