L’anno appena iniziato porta con sé una serie di novità per quanto riguarda gli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
L’anno appena iniziato porta con sé una serie di novità per quanto riguarda gli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Entra in vigore nel mese di gennaio il tanto chiacchierato e discusso “spalma-incentivi”, che si riferisce alla rimodulazione degli incentivi per gli impianti fotovoltaici sopra i 200 kW e le infrastrutture idroelettriche, geotermiche e eoliche.
La Legge 116/2014 introduce nuove modalità operative relative all’erogazione delle tariffe incentivanti dell’elettricità prodotta da impianti solari fotovoltaici in regime di Conto Energia. Dal 2015 il GSE erogherà le tariffe incentivanti con rate mensili costanti, in misura pari al 90% della producibilità media annua stimata di ciascun impianto, nell’anno solare di produzione ed effettuerà il conguaglio, in relazione alla produzione effettiva, entro il 30 giugno dell’anno successivo.
La producibilità media annua presa in considerazione viene stimata in base al numero totale di ore di produzione dell’impianto riferite all’anno precedente. Diversamente è possibile considerare il numero di ore annue medie, calcolate in funzione della regione in cui è localizzato l’impianto.
Per quanto riguarda i pagamenti, saranno in acconto se verrà superata la soglia di importo pari di 100 Euro, rispettando cadenze variabili in base alla potenza dell’impianto stesso. L’erogazione avverrà ogni quattro mesi per le strutture sino a 3 kW, ogni tre mesi per quelli da 3 a 6 kW, ogni due mesi per gli impianti da 6 a 20 kW e mensilmente per le strutture che superano i 20 kW.
Nel 2015 saranno introdotte ulteriori variazioni per quanto riguarda il meccanismo dello scambio sul posto. In particolare vengono ampliate specifiche possibilità di applicazioni, sia in termini di potenza installabile, sia per ciò che compete gli oneri dovuti. La delibera 612/2014/R/eel dell’AEGGSI prevede che, per gli impianti di potenza fino a 20 kW, non siano applicati i corrispettivi tariffari a copertura degli oneri generali di sistema sull’energia consumata e non prelevata dalla rete.
In aggiunta, il corrispettivo unitario di scambio forfetario mensile e annuale deve essere definito anche nel caso di tariffa D1, a seguito della possibilità, per i clienti domestici in bassa tensione che utilizzano pompe di calore elettriche come unico sistema di riscaldamento delle proprie abitazioni di residenza, di accedere a tale tariffa. È prevista l’estensione dell’accesso allo scambio sul posto per gli impianti di produzione con potenza fino a 500 kW, per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili che entrano in esercizio a decorrere dall’1 gennaio 2015.
Non ultima, la Legge di Stabilità 2015 contiene ulteriori disposizioni fiscali per quanto riguarda le fatture emesse dal 1° gennaio di quest’anno. Parliamo delle fatture emesse nei confronti del GSE per quanto riguarda la cessione dell’energia elettrica e i certificati in regime di “reverse charge”. Di fatto, il regime di inversione contabile prevede che l’IVA non sia più esposta in fattura dal cedente, ma versata direttamente dall’acquirente e interessa chi usufruisce dello scambio sul posto e dei certificati verdi con ritiro dedicato.