Il ministro Federica Guidi ha firmato il provvedimento che permetterà di semplificare tutto il contesto burocratico necessario per i piccoli impianti fotovoltaici.
Il ministro Federica Guidi ha firmato il provvedimento che permetterà di semplificare tutto il contesto burocratico necessario per i piccoli impianti fotovoltaici.
Secondo quanto disposto dal Ministero dello Sviluppo Economico, il decreto di semplificazione, pensato per gli impianti al di sotto dei 20 kW, si rivolge alle strutture da tetto, sia di tipo integrato sia tradizionali.
La norma regolamenta le modalità di costruzione, connessione e l’entrata in esercizio dell’impianto, il tutto attraverso un unico modello di comunicazione, nato per ridurre al minimo le spese per i soggetti interessati (imprese o cittadini).
Negli intenti del Governo, il decreto apporterà una netta semplificazione a tutto l’iter burocratico, riducendo la quantità di informazioni che dovranno essere trasmesse dai soggetti alle amministrazioni. Sfruttando il modello unico elettronico, i cittadini potranno indicare con facilità l’avvio dei lavori e il termine degli stessi. Analogamente, sempre attraverso uno strumento online, i proprietari di impianti fotovoltaici saranno informati sugli adempimenti di legge necessari attraverso specifici vademecum, da parte del gestore di rete.
In termini generali, il decreto si applica agli impianti realizzati presso clienti finali già dotati di punti di prelievo attivi in bassa tensione e aventi potenza non superiore a quella già disponibile in prelievo. In generale, come detto, le strutture devono avere una potenza nominale non superiore a 20 kW e non dovrà essere richiesto contestualmente l’accesso al regime di scambio sul posto.
È valido per gli impianti realizzati sui tetti degli edifici con le modalità di cui all’articolo 7-bis, comma 5, del dlgs n.28 del 2011. Non dovranno, inoltre, essere presenti ulteriori impianti di produzione sullo stesso punto di prelievo.