I benefici, ormai riconosciuti, del fotovoltaico sono argomento di discussione per gli esperti dell’IBIMET-CNR di Firenze e dell’ISMN-CNR di Palermo.
I benefici, ormai riconosciuti, del fotovoltaico sono argomento di discussione per gli esperti dell’IBIMET-CNR di Firenze e dell’ISMN-CNR di Palermo.
L’Istituto di Biometeorologia e l’Istituto per lo Studio dei Materiali Nanostrutturati hanno infatti recentemente messo a fuoco le prerogative peculiari del fotovoltaico, una tecnologia attuale che consentirà un notevole progresso futuro in campo energetico.
A seguito di un percorso iniziato già diversi decenni fa, il fotovoltaico è passato da tecnologia elitaria, per segmenti verticali di mercato, a metodo di produzione di energia per le masse. Merito del calo dei prezzi, dovuto allo sviluppo di nuove piattaforme, al miglioramento dei processi produttivi, degli incentivi e della ricerca.
Tutto questo ha messo in moto il mercato e la costante domande di prodotti, innescando la competizione tra i differenti brand, a tal punto che si ipotizzano possibili shortage già nei prossimi anni.
In un mercato che ha conosciuto alti e bassi di grandi proporzioni, con la chiusura di fabbriche e il fallimento di realtà che sembravano affermate, la tecnologia continua a diffondersi, a ritmi più elevati nella zona APAC e USA.
È interessante notare come il fotovoltaico stia progressivamente affiancando, o sostituendo, le tradizionali fonti di approvvigionamento energetico. In questo senso, la ricerca pone evidenza sulle effettive risorse necessarie per una vera conversione alle energie rinnovabili e pulite. In termini di spazio occupato, l’intera Europa potrebbe ottenere energia sufficiente ricoprendo solamente lo 0,6% del proprio territorio con impianti muniti di pannelli con efficienza del 10%, un valore ben più basso degli attuali tassi di conversione dei moduli al silicio policristallino.
Lo sviluppo costante è inoltre supportato dai notevoli passi in avanti fatti nel campo dello storage energetico, che consentirebbe una distribuzione continua di energia, colmando il gap principale del fotovoltaico, che rimane una fonte intermittente.