Il mercato dei sistemi di accumulo, come previsto da diverso tempo dalle società di analisi, è in costante fermento e le novità si affacciano sempre più prepotentemente.
Il mercato dei sistemi di accumulo, come previsto da diverso tempo dalle società di analisi, è in costante fermento e le novità si affacciano sempre più prepotentemente.
Tra queste, StorEdge è la più recente declinazione della piattaforma integrata proposta da SolarEdge, azienda attiva nella fornitura di inverter.
Questa architettura per l’energy storage è stata sviluppata per il segmento residenziale e per incrementare l’autoconsumo domestico. È attualmente disponibile nei principali mercati mondiali, dagli USA, all’Europa, passando per l’Australia e il Sud Africa.
Il concetto di fondo adottato dal costruttore differisce sensibilmente dai consueti schemi progettuali per sistemi a batteria. StorEdge, che può essere abbinato a batterie quali, per esempio Tesla Powerwall, include un inverter e un sistema di monitoraggio attivo, capace di controllare i consumi e l’accumulo di energia prodotta dall’impianto fotovoltaico. In questo modo, l’energia generata non viene utilizzata in modo diretto, ma passa dalle batterie, per poi essere dispensata per massimizzare i consumi e la potenza di backup.
In questo senso, la piattaforma supporta il sistema di gestione TOU, o “Time-of-Use”, strutturato per facilitare e incoraggiare il consumo quando la domanda di energia elettrica della rete è bassa e a ridurlo nelle ore di massimo assorbimento.
La disponibilità di batteria ad elevata durata e di una specifica funzione di backup consente inoltre di mantenere attivi determinati carichi anche in assenza di rete elettrica, come per esempio durante un blackout programmato o temporaneo.