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IRENA, le rinnovabili danno lavoro a 8,1 milioni di occupati

Maggio 30, 2016
Daniele Preda

L’Agenzia internazionale per le energie pulite, IRENA, fotografa lo stato attuale delle rinnovabili, con particolare attenzione per le tendenze di mercato e gli aspetti occupazionali.

L’Agenzia internazionale per le energie pulite, IRENA, fotografa lo stato attuale delle rinnovabili, con particolare attenzione per le tendenze di mercato e gli aspetti occupazionali.

Un po’ tutto il comparto registra una sensibile crescita, con particolare attenzione per USA e Cina, arrivando a un +5,3% nel corso dello scorso anno.
Come detto, gli States fanno da vero e proprio traino per le rinnovabili, con un totale di circa 760mila impiegati nel 2015, pari a un +6% rispetto al 2014 e valori di tutto rispetto per eolico e fotovoltaico, che vedono una crescita degli occupati del 21% e 22%, rispettivamente.

 

Tra i dati riportati da IRENA, l’Europa segna un rallentamento, in termini di occupazione, calata del 3% lo scorso anno e costantemente in declino da alcuni anni. Gli attuali lavoratori del settore, circa 1,1 milioni costituiscono una fetta importante del futuro delle rinnovabili nel Vecchio Continente che, però, non ha ancora trovato una propria identità in materia di approvvigionamento energetico, a causa della crisi e dei forti tagli ai sussidi governativi.

In termini assoluti, le rinnovabili vantano un alto tasso di occupati in Cina, con oltre 3,5 milioni di unità, mentre in Europa si raggiungono numeri interessanti prevalentemente in Germania, Francia, Regno Unito e Italia.
Ragionando in termini di comparti tecnologici, l’eolico ha registrato un alto tasso di installazione e di assunzioni, prevalentemente in Cina, mentre il fotovoltaico cresce dell’11% rispetto al 2014 e impiega oltre 2,8 milioni di persone a livello worldwide.
Secondo IRENA, il costante incremento di posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili costituisce un fatto significativo e in controtendenza rispetto a tutto il settore energetico. Questo, analogamente al calo dei costi di produzione e di mercato, consentirà di irrobustire questo trend per gli anni a venire.

 

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