Si è concluso il vertice SolarPower 2017, che ha visto i governi e l’industria europea a confronto, per fare il punto sul fotovoltaico e sulle prospettive di crescita.
Si è concluso il vertice SolarPower 2017, che ha visto i governi e l’industria europea a confronto, per fare il punto sul fotovoltaico e sulle prospettive di crescita.
L’incontro di Bruxelles ha visto a colloquio circa 300 rappresentanti del fotovoltaico europeo e del mondo politico. Sotto gli occhi di tutti la forte accelerazione impressa al mercato del solare nel 2016, soprattutto grazie alle continue installazioni da parte di Cina e USA. Impianto dopo impianto, la nuova capacità mondiale ha superato i 76 GW in un solo anno, con una crescita evidente, rispetto ai 50 GW installati nel 2015.
Ma si può fare ancora di più, orchestrando politiche di ampio respiro e investendo su una tecnologia che, secondo James Watson, CEO di SolarPower Europe, è oggi tra le fonti di generazione energetica con i costi più bassi, anche nel vecchio continente.
È un dato di fatto che in Europa la domanda energetica sia diminuita del 21%, con appena 6,7 GW. A fare da traino, in primis la Cina, che ha messo a segno il 66% delle installazioni dell’anno passato (con un tasso di crescita annua del 125%).
Secondo SolarPower Europe, per poter soddisfare gli obiettivi sul clima di Parigi è indispensabile che il fotovoltaico possa continuare rapidamente a crescere.
La dimostrazione che l’industria mondiale sia pronta per questa sfida appare evidente osservando il recente impianto cinese Longyangxia Dam, il più grande del mondo, con 850 MW di potenza e una copertura di 26 Kmq.