Ottobre 17, 2020

Redazione

Italia Solare, bene il superbonus fotovoltaico residenziale

Secondo Italia Solare si registrano buoni segnali per il fotovoltaico residenziale; resta però ancora molto da lavorare per raggiungere gli obiettivi PNIEC 2030.

Secondo Italia Solare si registrano buoni segnali per il fotovoltaico residenziale; resta però ancora molto da lavorare per raggiungere gli obiettivi PNIEC 2030.

È tuttavia ora di programmare, e in tempi rapidi, la ripartenza delle realizzazioni sui tetti industriali e sui terreni, anche quelli agricoli. Duranta la Smart Conference “Superbonus 110%: tutte le indicazioni normative e tecniche per il fotovoltaico”, Paolo Rocco Viscontini ha elogiato l’impegno del Governo.

Ci sono certamente ancora dei punti da chiarire, ma considerando la complessità degli strumenti era prevedibile. È sicuramente da elogiare l’approccio sin qui dimostrato, molto pratico e volto a trovare soluzioni in tempi brevi e con modalità semplici.

Italia Solare, bene il superbonus fotovoltaico residenziale

Paolo Rocco Viscontini
Per agevolare l’avvio del Superbonus serve una cabina di regia che comprenda gli enti coinvolti per garantire risposte chiare e univoche a cittadini e imprese.

On. Riccardo Fraccaro, Sottosegretario di Stato alla Presidenza dei Ministri
Il Superbonus al 110% rappresenta un importante fattore di crescita anche per il fotovoltaico, che ha bisogno di misure in grado di rilanciare le potenzialità del settore sul piano della tutela ambientale e dell’occupazione.

Questo provvedimento trasferisce la competizione dal prezzo alla qualità diventando un’opportunità per le imprese oltre che per i cittadini, un investimento di lungo periodo su prodotti più efficienti e performanti. Con il Superbonus inoltre la domanda potrà essere superiore e consentirà quindi lo sviluppo di tutti i settori coinvolti. C’è l’intenzione del Governo di estendere la norma oltre il 2021 per dare ulteriore slancio a questa prospettiva di crescita che favorirà la transizione energetica del Paese.

Altro discorso sono gli impianti industriali legati al DM FER1 che, come dimostrano i risultati degli ultimi bandi, necessitano di una revisione del sistema.
Lo stesso dicasi per lo sviluppo di impianti a terra su terreni agricoli per i quali è necessario uscire da ideologie e prese di posizione a priori.
L’associazione auspica che già con la legge di Delegazione Europea si possano creare le condizioni per uno sviluppo corretto del fotovoltaico a terra, anche in combinazione con le attività agricole e pastorizie.

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