Il mondo del revamping e il mercato delle sostituzioni e riparazioni di impianti è un segmento immenso e che offre opportunità a tutti gli operatori del settore.
Il mondo del revamping e il mercato delle sostituzioni e riparazioni di impianti è un segmento immenso e che offre opportunità a tutti gli operatori del settore.
Molti impianti che necessitano di un rinnovamento delle componenti sono stati realizzati durante i Conti Energia, quindi con installazioni effettuate in velocità, invogliate da incentivi generosi ed effettuate senza la consapevolezza delle problematiche tecniche che avrebbero potuto far la calare la produzione in futuro. Ad oggi, infatti, molte installazioni non stanno mantenendo le performance di produzione su cui sono stati costruiti i business plan. Se questi scostamenti in negativo potevano essere trascurati negli anni passati, ora spingere l’impianto a produrre al massimo sfruttando ogni singolo kWh è un must.
Il cuore del revamping: l’inverter
Una delle componenti che ha un ruolo preponderante nel funzionamento dell’impianto fotovoltaico è sicuramente l’inverter. Possiamo considerarlo come il cuore del sistema perchè garantisce la conversione dell’energia e quindi la produzione e ovviamente il guadagno.
È perciò fondamentale capire se gli inverter installati rendano in maniera equiparata alle aspettative tecnico/economiche. Studi su decine di MW installati hanno infatti evidenziato come i malfunzionamenti degli inverter siano responsabili del 60% dei guasti e della conseguente mancata produzione di un impianto fotovoltaico. Quindi se la performance di tale componente non è al 100% ne risente tutto il business plan dell’investimento.
Poiché molti produttori non esistono più, ci si ritrova spesso in situazioni in cui la tecnologia degli inverter è obsoleta oppure non vi è un’assistenza tecnica che permetta di risolvere i guasti sulla macchina. Ciò comporta gravi perdite di produzione. Un’operazione di revamping effettuata con prodotti affidabili e di qualità può portare numerosi benefici al proprietario dell’impianto FV, soprattutto se attuata in tempi brevi: infatti, l’impatto sull’indice di ritorno dell’investimento sarebbe rapido e ripristinerebbe il valore di tutto il parco fotovoltaico.
Tecnologie innovative per gli inverter di nuova generazione
Secondo il Politecnico di Milano la sola sostituzione di inverter esistenti, caratterizzati da tecnologia obsoleta (es: inverter con trasformatore a bordo 50 Hz o ad Alta Frequenza), con inverter di ultima generazione (TL e performanti al 98%), permette di avere un aumento di produzione dell’impianto per una quota variabile dai 2 ai 5 punti percentuali.
Così come una semplice correzione di errori progettuali, per esempio una nuova stringatura sull’inverter, considerando anche le quote di ombreggiamento, può fornire un benefit all’intero sistema in kWh del 2-4%.
Altra tendenza positiva è anche quella di sostituire inverter centralizzati con inverter di stringa, meglio se ibridi. Questo permette sia di parzializzare l’impianto, riducendo al minimo le probabilità di un blocco nella produzione, sia di predisporlo per l’integrazione con nuove tecnologie che possono aumentare l’intera efficienza energetica dell’edificio. Con i nuovi Fronius GEN24 Plus si possono ottenere questi vantaggi e molti altri, grazie ad una tecnologia di ultima generazione che unisce miglioramenti hardware (come la ventilazione meccanica, le interfacce aperte e le uscite digitali programmabili) a software sempre più innovativi (come la Multiflow Technology, le opzioni di backup e il controllo dinamico di altre tecnologie, tra cui sistemi di accumulo elettrici e termici e dispositivi per la mobilità elettrica).
Monitoraggio e manutenzione rapida
Il primo passo per individuare eventuali problematiche sugli impianti è senza ombra di dubbio il monitoraggio. È fondamentale ad oggi monitorare gli impianti, sia che siano esistenti sia che siano impianti nuovi o da progettare per un domani. Infatti, questo permette di individuare in maniera rapida un eventuale guasto della macchina, captando il fermo macchina fin da subito e operando per una sua risoluzione il più in fretta possibile.
Per questo gli inverter Fronius sono acquistabili con il monitoraggio già integrato: nella nuova gamma Fronius GEN24 Plus, in particolare, è presente di serie in tutti i modelli disponibili della versione trifase (Symo GEN24 da 6 a 10 kW). Con la gamma SnapINverter, invece, si può scegliere tra prodotti con o senza scheda di monitoraggio; è comunque possibile acquistare ed integrare Fronius Datamanager 2.0 successivamente alla prima installazione.
La rapidità nella sostituzione della componenti è un’altra caratteristica chiave da tenere in considerazione per la scelta del produttore dell’inverter. Infatti, prima di scegliere la marca d’inverter con cui fare revamping bisognerebbe porsi alcune di queste domande: con questo produttore ho la garanzia che l’inverter verrà sostituito in breve termine? È possibile sostituire le singole componenti, anche facendo un corso di formazione?
Questi aspetti sono fondamentali, soprattutto se si vuole trovare una soluzione che permetta di ottimizzare i tempi d’intervento ed abbattere i costi operativi (OPEX). Perché avere un fermo macchina per 2 ore, 1 giorno o una settimana, fa davvero la differenza.
Fronius ha progettato i suoi inverter proprio per facilitare e velocizzare gli interventi O&M sugli impianti, permettendo ad installatori qualificati Fronius System Partner (FSP) di intervenire direttamente sui dispositivi in caso di guasto: la sostituzione delle schede elettroniche, qualora si tratti di SnapINverter, o dell’unità di potenza, nel caso della nuova gamma GEN24 Plus, riduce sia i tempi che i costi d’intervento perché permette di riparare il guasto già alla prima uscita sull’impianto, avendo appresso pochi attrezzi e componenti sostitutive.
Clicca le immagini per accedere alle schede prodotto e ai white paper.