L’energy storage residenziale ha un ruolo cruciale nel percorso di transizione energetica e supporta la scelta di produrre e consumare energia pulita.
L’energy storage residenziale ha un ruolo cruciale nel percorso di transizione energetica e supporta la scelta di produrre e consumare energia pulita.
Lo stoccaggio dell’energia a livello residenziale ha, oggi più che mai, un ruolo cruciale: è tra i fattori trainanti della transizione energetica in atto. L’energy storage per il comparto residenziale è, infatti, un tema di fondamentale importanza che supporta la scelta individuale di installare un impianto fotovoltaico e iniziare a produrre, consumare, anche vendere energia pulita.
Il mercato dell’accumulo nel residenziale
Il mercato dell’energy storage evidenzia, in particolare, una crescita di circa 6 punti percentuali su base annua, secondo Zion Market Research, arrivando a un valore di 296 miliardi USD entro il 2024. Mentre per IEA, nel suo report annuale del 2020, per la prima volta in quasi un decennio le installazioni annuali di tecnologie di stoccaggio dell’energia sono diminuite di anno in anno nel 2019. E ancora. Secondo l’ultima ricerca di IHS Markit, il settore raddoppierà la propria potenza installata, passando dai 4,5 GW aggiunti nel 2020 a oltre 10 GW per il 2021.
I dati citati sono leggermente in contrasto, ma non vi è dubbio che il settore sia in fermento: la maggior parte dell’utenza, oggi, che installa un impianto fotovoltaico per produrre e consumare energia pulita prevede anche un sistema di stoccaggio o comunque di integrarlo a un impianto esistente, affinché l’obiettivo di autoconsumo – che copra la maggior percentuale possibile di fabbisogno energetico – sia raggiunto.
Integrazione e tecnologia
Oggi, il 25% dei nuovi impianti fotovoltaici residenziali è dotato di sistemi di accumulo. L’estendersi di bandi regionali e incentivi, nonché l’attuazione del Decreto Rilancio porterà a un notevole aumento della richiesta di installazione di impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo, o di integrazione delle batterie in impianti esistenti.
Al centro del tema energy storage vi sono certamente le batterie di accumulo che, a livello tecnologico, sono ormai efficienti, presentano costi accessibili e sono costruite in modo via via sempre più sostenibile. In particolare, rispetto al costo, Secondo Bloomberg New Energy Finance, nel 2025 i prezzi saranno di circa 100 USD/kWh, rispetto ai 210 USD/kWh del 2017.
La tecnologia gioca un ruolo fondamentale proprio perché risponde a una condizione, quella dell’irraggiamento solare, non prevedibile. E, a oggi, quella che fa da padrone è ancora basata sugli ioni di litio: quest’ultima permette di aumentare in maniera considerevole il livello di autoconsumo e di raggiungere un’autonomia energetica tra il 60 e il 70%. In particolare, i parametri base da considerare in una batteria includono: capacità, efficienza e durata. Per il settore residenziale si può affermare che sono molto diffusi ed efficaci dei sistemi fotovoltaici integrati con accumulo, di facile installazione e monitoraggio, tra cui per esempio il sistema proposto da FIMER.
Perché tra i sistemi di accumulo sono predominanti le tecnologie legate all’uso delle batterie? Di certo in quanto l’energy storage beneficia della diffusione via via in crescita dei veicoli elettrici. Veicoli che, oggi, a vantaggio di un’integrazione ottimizzata, possono essere ricaricati con l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico, sfruttando così appieno il suo potenziale.
L’accumulo, inoltre, è un sistema che supporta anche la creazione delle comunità energetiche che producono, accumulano, scambiano o rivendono energia.
Accumulo, autoconsumo, gestione efficiente dei carichi
Abbinare un sistema di accumulo al proprio impianto fotovoltaico significa avviare un’efficace integrazione che consente all’utente residenziale di stoccare l’energia e utilizzarla a supporto dell’autoconsumo all’effettiva necessità.
Una gestione intelligente dei flussi energetici consente di sfruttare nel miglior modo possibile l’energia fotovoltaica autoprodotta: è possibile dotarsi di applicazioni smart a supporto del sistema per ottimizzarne il potenziale e la relativa efficacia. Oppure un sistema come SMA Integrated Storage System: una soluzione di accumulo che combina il controllo automatico dei carichi e l’accumulo temporaneo al fine di sfruttare in maniera intelligente il sistema di stoccaggio elettrico, considerando i dati relativi alle previsioni di produzione fotovoltaica e consumi.
L’obiettivo realizzabile, quindi, è quello di stoccare e autoconsumare tutta l’energia possibile per poterla utilizzare in risposta al fabbisogno quotidiano dell’abitazione, gestendo al meglio i flussi energetici, grazie alle tecnologie ormai consolidate che consentono di programmare i carichi secondo le esigenze familiari.
Inverter con accumulo
Accanto alle batterie o sistemi di accumulo possiamo trovare soluzioni interessanti come possono essere gli inverter con accumulo o con predisposizione. Gli inverter per accumulo sono, quindi, predisposti per l’abbinamento a batterie e rappresentano il completamento ideale di un sistema che genera energia elettrica, come un impianto fotovoltaico.
Solo per citarne alcuni, per esempio Fronius spazia dall’accumulo elettrico con inverter predisposti e batterie di produttori partner, all’accumulo termico in abbinata a pompe di calore o con Fronius Ohmpilo. O ancora vi sono le soluzioni SMA compatibili con le principali tecnologie di accumulo.
I vantaggi dell’energy storage
L’energy storage per l’utenza domestica offre diversi vantaggi. Un sistema di stoccaggio è volto in prima battuta ad aumentare l’efficienza energetica, migliorando la qualità di energia rinnovabile che determina la stabilizzazione del sistema di alimentazione. Non solo a vantaggio di un sistema privato, i benefici ricadono anche sull’intero sistema elettrico nazionale che riduce e “normalizza” i flussi dell’energia immessa in rete.
Tra i principali benefici troviamo anche una conquistata maggiore indipendenza dal gestore della rete e dall’oscillazione dei prezzi dell’energia, un risparmio economico in bolletta non indifferente a seconda della copertura del fabbisogno, un risparmio energetico grazie a una gestione più intelligente e controllata dell’energia. Non ultime per importanza, i cittadini realizzeranno una maggiore riduzione delle emissioni, grazie a un autoconsumo di energia più pulita e rispettosa dell’ambiente.