Luglio 25, 2021

Daniela Rimicci

Mercato energy storage, previsioni e prospettive

Per l’European Market Outlook 2020-2024, nonostante la frenata causata dalla pandemia, il mercato dello storage residenziale vede comunque una curva in crescita.

Per l’European Market Outlook 2020-2024, nonostante la frenata causata dalla pandemia, il mercato dello storage residenziale vede comunque una curva in crescita, anche grazie al pacchetto energia pulita dell’UE e alla crescita del mercato dei veicoli elettrici.

Secondo l’European Market Outlook 2020-2024 di SolarPower Europe, il mercato storage nel 2019 è cresciuto del 57%, arrivando a una capacità di 745 MWh su circa 100.000 sistemi installati. A causa della pandemia la curva delle installazioni ha rallentato nel 2020, con una crescita di circa il 9%: un dato comunque inferiore a quanto temuto, grazie alla resilienza del mercato tedesco. Per il 2021 si stima invece una nuova piccola ripresa, con una crescita di circa il 14%, mentre per i prossimi anni si prevede un nuovo piccolo rallentamento all’11% per il 2022 e ancora un aumento con un 13% nel 2023 e 16% nel 2024.

Le previsioni di uno scenario di questo tipo prendono in considerazione l’attuazione delle disposizioni del pacchetto energia pulita dell’UE a favore dei consumatori nei prossimi anni, eliminando molte delle barriere esistenti tra il cliente e un sistema di stoccaggio a batteria per la propria casa.

Nel complesso, lo scenario più probabile vede raggiungere la soglia di 1 GWh di capacità di stoccaggio nel 2022, con circa 140.000 nuovi sistemi installati all’anno, nonostante la pandemia potrebbe rallentare nuovamente la domanda di installazioni fotovoltaiche e di sistemi di stoccaggio. Ma in generale, considerando anche l’aumento del mercato della mobilità elettrica e la diminuzione dei prezzi dei sistemi di accumulo, il mercato dello storage residenziale dovrebbe essere comunque in crescita, aumentando a 1,2 GWh nel 2021, 1,3 GWh nel 2022, 1,6 GWh nel 2023, e raggiungendo 2 GWh nel 2024.

Secondo questo rapporto, il mercato trainante sarà quello dell’incontrastata Germania, seguita con un certo distacco dall’Italia, che vedremo più in dettaglio. Con forte sostegno governativo, l’Austria supererà il Regno Unito; mentre, con il solare supportato da fondi di recupero COVID-19, lo stoccaggio domestico in Svizzera dovrebbe essere il quinto più grande mercato europeo fino al 2024. Con il costo dello stoccaggio in diminuzione, sostenuto da iniziative politiche nazionali e regionali, i prosumer privati in altri mercati europei sposeranno sempre più questa tecnologia. Mercati emergenti degni di nota sono la Spagna, l’Irlanda, la Repubblica Ceca e Svezia, grazie a quadri politici e schemi di sostegno favorevoli.

I principali mercati

Secondo il rapporto di Solar Power Europe, il mercato dei BESS residenziali tedeschi dovrebbe seguire lo sviluppo del solare fotovoltaico residenziale, con l’aggiunta dei nuovi sistemi che ha già raggiunto oltre il 90% oggi; e per il 2023 ci si attende un’altra ondata di crescita per l’accumulo: in totale si stimano 3,2 GWh di capacità di accumulo dal 2020 al 2024.

Lo sviluppo del mercato italiano dello stoccaggio residenziale per i prossimi anni è promettente, grazie al regime di incentivi fiscali nell’ambito del programma di recupero COVID19 valido fino alla fine del prossimo anno e a sussidi regionali per solare residenziale/storage.

Anche se relativamente piccolo, con una popolazione di 8,9 milioni di abitanti, lo storage residenziale dell’Austria è in forte crescita. Il sussidio agli investimenti per i sistemi solari e di stoccaggio è stato rinnovato di recente per il periodo 2020-2023, con un budget complessivo di 24 milioni di euro all’anno (di cui 12 milioni di euro specificamente dedicati ai sistemi di stoccaggio): la capacità di stoccaggio residenziale aggiuntiva passerà da 39 MWh nel 2020 a 81 MWh nel 2024, una crescita del 110% nel periodo.

Nel Regno Unito, dopo due anni di consolidamento, il mercato sembra aver iniziato a riprendersi e ci si aspetta una buona crescita, già iniziata nell’anno in corso e che dovrebbe accelerare, anche grazie alla diminuzione dei costo di stoccaggio e al nuovo schema Smart Export Guarantee (SEG) con tariffe ottimizzate per i proprietari di sistemi di stoccaggio. Il report prevede aggiunte di 247 MWh fino al 2024, con potenziale di rialzo verso 339 MWh.

Anche la Svizzera, quinto mercato per capacità di stoccaggio, vedrà anni di crescita con aggiunte di capacità di 168 MWh fino al 2024, grazie anche allo stanziamento di 2 milioni di dollari in sovvenzioni dal governo per il segmento del solare.

Secondo il rapporto, sono necessari dei regolamenti ben congegnati e un miglioramento dell’infrastruttura di misurazione intelligente senza gravare sulle famiglie in molti Paesi al fine di raggiungere il pieno potenziale di questa promettente tecnologia. Gli ambiziosi obiettivi climatici del Green Deal europeo, e diversi altri strumenti della Commissione europea, come il Renovation Wave che sosterrà il solare sui tetti, così come il riconoscimento che le batterie su piccola scala sono la chiave per consentire quote maggiori di generazione solare decentralizzata, supportano una prospettiva ottimistica per il mercato europeo del solare residenziale e dello stoccaggio. Ci si aspetta che la capacità cumulativa di stoccaggio residenziale installato in Europa raggiunga i 3,7 GWh nel 2021, 4,7 GWh nel 2022, 5,9 GWh nel 2023 e 7,2 GWh nel 2024.

La situazione italiana in dettaglio: crescita lenta causa pandemia

Il BESS residenziale italiano ha avuto un’impennata grazie a forti sovvenzioni pubbliche: il mercato dello stoccaggio ha iniziato a crescere già nel 2015, per poi decollare l’anno successivo con sovvenzioni di Regione Lombardia, seguita anche dal Veneto, con uno stanziamento di 2 milioni di euro d poi rinnovato ogni anno con 3-4 milioni di euro. Nel 2019, la capacità di stoccaggio residenziale aggiuntiva installata ha raggiunto gli 89 MWh, crescendo del 16% rispetto al 2018. Ci si aspettava una forte crescita anche nel 2020, ma con l’Italia colpita molto duramente dal Coronavirus, lo scenario del rapporto prevede che la domanda migliorerà solo di circa il 2% a 91 MWh. Il segmento residenziale, in particolare, è stato il motore del settore negli ultimi anni, responsabile del 35% della capacità fotovoltaica totale installata negli ultimi 4 anni. Questo ha portato a una capacità cumulativa di oltre 3,9 GWh. Dal 2018 l’incentivo fiscale del 50% per l’installazione di impianti fotovoltaici residenziali è stato esteso ai BESS, dando un impulso significativo al mercato.

Con l’incentivo per il miglioramento dell’efficienza energetica, potendo dedurre gli investimenti nel fotovoltaico e nello stoccaggio del 110%, le installazioni dovrebbero aumentare. Tuttavia, poiché l’incentivo fiscale, le sovvenzioni regionali e gli schemi di Scambio Sul Posto devono essere confermati ogni anno, c’è un’incertezza sistemica nelle prospettive per gli anni successivi. Il rapporto prevede una ripresa della domanda nel 2021, dovuta alla stabilizzazione della situazione pandemica, con il risultato di 115 MWh di nuove installazioni e una crescita annua del 26%, e una crescita tra il 16 e il 17% per i prossimi anni fino al 2024.

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