Eprom System ha adattato i sistemi di sicurezza con tecnologia LiDAR e realtà virtuale per rafforzare la sicurezza attorno al perimetro dei campi fotovoltaici.
Eprom System, società svizzera specializzata nella progettazione e realizzazione di sistemi integrati di sicurezza, controllo accessi e antintrusione, ha adattato i suoi sistemi di sicurezza con tecnologia proprietaria LiDAR e realtà virtuale con l’obiettivo di offrire uno strumento aggiuntivo per aiutare a rafforzare la sicurezza attorno al perimetro della recinzione che circonda i campi fotovoltaici.
La sicurezza dei campi fotovoltaici secondo Eprom
Il sistema di sicurezza perimetrale esteso, che a differenza dei sistemi convenzionali non protegge solo i perimetri, protegge l’intera area di uno spazio sorvegliato.
Per esempio, quando l’intruso entra nell’area protetta, il sistema si allerta e l’operatore avrà informazioni basate sull’esatta posizione, la dimensione e la velocità dell’intruso. L’operatore di sorveglianza conoscerà perfino la traiettoria dei movimenti dell’intruso, che sarà presentata graficamente su un monitor.
Come avviene il rilevamento?
Il rilevamento viene eseguito dall’avanzata tecnologia LiDAR, che è l’acronimo di “Light Detection and Ranging” e che a volte è chiamato anche Laser 3D Scanning.
In particolare, i sensori LiDAR sono classificati come rivelatori multicanale (da 16 a 128 raggi) i cui raggi laser si diffondono a 360°, illuminando l’intera area; la portata del raggio di alcuni rivelatori può arrivare arriva fino a 300 metri. Le rilevazioni misurano i tempi di riflessione da ostacoli fissi e sulla base di queste misurazioni viene calcolata la distanza dell’ostacolo dal rivelatore.
Dopo aver eseguito un rilevamento fotografico, per esempio pianificando un sorvolo (con drone o altro sistema) dell’area da controllare,si applica la “fotogrammetria” per ottenere immagini gestibili in 3D. L’acquisizione della mappa 3D sarà ridimensionata facendola corrisponde alla realtà del sito sorvegliato.
In questo sistema, i singoli componenti di sicurezza sono costituiti dai rilevatori LiDAR e dalle telecamere: questi possono essere inseriti facilmente trascinandoli all’interno della mappa 3D caricata.
Grazie alla tecnologia brevettata, le telecamere PTZ vengono automaticamente ruotate nella posizione dove è stato rilevato un allarme. L’interazione tra i singoli elementi funziona da sola nel sistema, questo significa che non è necessario creare pre-impostazioni della videocamera stessa…
Le impostazioni generali del sistema sono interattive e molto semplici. L’allarme si verifica quando l’intruso entra nella zona protetta. La zona, come detto, è un’area 3D con larghezza, altezza e profondità, ed è configurabile a piacere. Le zone sono mostrate nella mappa 3D.
Ogni zona può avere priorità di allarme diverse
In ogni zona, dove alcuni oggetti o masse possono generare dei falsi allarmi (es: fronde di alberi che si muovono, ecc.) si potrà facilmente agire “tagliando” quelle figure e quindi eliminare ogni caso di alterazione delle informazioni di allarme alla fonte. È anche facile creare corridoi in cui il movimento non faccia scattare un allarme.
Il vantaggio del sistema è che le zone hanno molte variabili, diverse tra loro. Per esempio, al mattino, il perimetro potrebbe non essere custodito, ma la sera lo sarà, secondo criteri temporali, programmati.
Impostando il rilevamento, gli allarmi ignoreranno gli oggetti più piccoli o più grandi del limite specificato. Ciò consente di ignorare animali molto piccoli o, per esempio, quando si tratta della protezione di una galleria ferroviaria, di non reagire a un treno di passaggio.
L’intero sistema esegue la scansione intelligente dell’area da proteggere. Queste scansioni possono essere impostate per un periodo di tempo, con scansioni di zona che rispondono in seguito al cambiamento di vegetazione (erba, arbusti, alberi), per ovviare a falsi allarmi indesiderati.
Ambienti unici offrono strumenti avanzati di progettazione e sicurezza
Ogni elemento può essere visualizzato come una sorgente luminosa sulla mappa. La telecamera o il rilevatore illumineranno quindi l’area esatta che verrà rilevata/coperta. Questo crea una visualizzazione molto ottica che dice al progettista dove posizionare gli oggetti per ottenere la massima copertura.
A8V contiene elementi di realtà virtuale. Ciò consente di navigare attraverso la mappa con un intruso virtuale per simulare il movimento reale degli intrusi e quindi verificare l’accuratezza delle impostazioni del sistema, il tutto prima di installare l’intero sistema.
La soluzione arricchita dall’intelligenza artificiale nel rilevamento di oggetti è in grado di testare l’intero sistema, utilizzando intrusi virtuali. Questo può avvenire più volte nel corso della giornata. I test vengono eseguiti anche in background e l’amministratore di sistema viene avvisato di eventuali guasti o guasti nel sistema. Questa è una combinazione di dati reali provenienti da rilevatori e intrusi virtuali. Con questa nuova tecnologia è possibile prevenire situazioni di falsi negativo.