Goodyear sceglie di ridurre l’intensità delle emissioni di carbonio del 25% entro il 2023: l’intervento ridurrà l’impronta di carbonio fino a 260.000 tonnellate.
Goodyear sceglie di ridurre l’intensità delle emissioni di carbonio del 25% entro il 2023: l’intervento ridurrà l’impronta di carbonio fino a 260.000 tonnellate.
L’impegno di The Goodyear Tire Rubber Company nell’ambito della responsabilità sociale è ormai di lunga data: in particolare, è del 2018 il lancio di Goodyear
Better Future, progetto quadro che tuttora guida le scelte e gli interventi dell’azienda in un’ottica di Corporate Social Responsibility integrata a tutti i livelli dell’organizzazione. Interventi che sono stati riassunti nel report annuale di sostenibilità sociale 2020, recentemente pubblicato e basato su quattro pilastri: Approvvigionamento sostenibile, Operazioni responsabili, Mobilità avanzata e Cultura ispiratrice.
È in questo contesto che si inserisce la notizia annunciata da Goodyear, riguardante la scelta di adottare energia rinnovabile al 100% nei suoi stabilimenti Goodyear in Europa e in Turchia. L’intervento costituisce la prima parte di un piano in più fasi, che porterà entro la fine del 2022 all’utilizzo di energia rinnovabile al 100% in tutti gli impianti di Europa, Medio Oriente e Africa.
La decisione, presa in coerenza con lo sviluppo da par te dell’azienda della sua strategia climatica a lungo termine, consentirà a Goodyear di ridurre gli impatti operativi e si allinea all’obiettivo di ridurre il livello delle emissioni di carbonio del 25% entro il 2023 rispetto alla base di partenza del 2010 La società ha già ottenuto una riduzione del 19% nel 2020, come riportato nell’ultimo Corporate Responsibility Report.
Acquistando circa 700.000 megawattora di elettricità rinnovabile, Goodyear può garantire che gli impianti di produzione in Francia, Germania, Lussemburgo, Polonia, Slovenia, Turchia e Paesi Bassi funzionino con elettricità proveniente da fonti sostenibili. Questo cambiamento ridurrà l’impronta di carbonio dell’azienda fino a 260.000 tonnellate. Goodyear aumenterà l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile come l’energia idroelettrica, eolica, solare o geotermica da biomassa per raggiungere questo cambiamento critico.
Per garantire che l’elettricità sia prodotta da fonti energetiche rinnovabili, Goodyear verificherà costantemente la presenza di adeguati GoO (Garanzie di Origine), documenti che forniscono ai clienti informazioni sulla fonte dell’energia acquistata.
Chris Delaney, presidente di Goodyear EMEA
Il passaggio all’elettricità rinnovabile al 100% in questi impianti di produzione si sposa perfettamente con il nostro impegno a ridurre la nostra impronta di carbonio. Questa decisione dimostra che stiamo adottando misure serie per ridurre continuamente l’impatto ambientale di Goodyear, che è di vitale importanza per garantire un futuro migliore per tutti noi.
Riduzione delle emissioni di carbonio
L’utilizzo di energie rinnovabili rientra nel novero delle numerose azioni che Goodyear sta mettendo in pratica per garantire il proprio contributo alla riduzione delle emissioni di carbonio.
Tra le altre iniziative, la società ha recentemente collaborato con il fornitore di energia Enovos per la costruzione di due grandi centrali solari presso i suoi impianti di prova a Colmar Berg, in Lussemburgo, attraverso la realizzazione del primo grande parcheggio coperto fotovoltaico del Paese: composto da 1.500 pannelli solari e con una superficie di circa 4.000 mq, l’impianto ora operativo fornisce 657.500 kWh di energia pulita ai cittadini lussemburghesi.
I gruppi tecnici di Goodyear, inoltre, lavorano costantemente per avanzare nell’uso di materiali innovativi, ricercando materie prime alternative sempre più sostenibili. Già nel 2019, infatti, il marchio americano si era posto l’obiettivo di aumentare del 25% l’uso di olio di semi di soia al posto degli oli a base di petrolio, arrivando a superare l’obiettivo prefissato, e registrando alla fine dell’anno un incremento del 90%. Oggi l’obiettivo aziendale a lungo termine resta quello di sostituire completamente gli oli derivati da petrolio nei prodotti entro il 2040.