Febbraio 7, 2023

Nicola Martello

Microfotovoltaico: ottenere facilmente energia rinnovabile

In questo periodo di costi sempre maggiori per l’energia e di progressivo peggioramento dell’ecosistema terrestre a causa dell’inquinamento e del surriscaldamento globale, il fotovoltaico appare sempre più come la soluzione ideale per ottenere energia rinnovabile, pulita e a costi ridotti. I pannelli solari fotovoltaici sono una tecnologia matura e affidabile, in cui vale la pena investire.

L’idea più diffusa del fotovoltaico è che richieda grandi metrature: per i privati e le aziende le installazioni sono sul tetto dell’edificio, per le centrali servono grandi appezzamenti di terreno sgombro. Tutto questo è vero, ma non è tutto qui.

Di recente stanno prendendo piede anche le piccole installazioni (microfotovoltaico), basate su pochissimi pannelli fotovoltaici, anche uno solo, attaccati alla ringhiera di un balcone oppure posti su un tratto libero di terreno di pochi metri quadrati. L’installazione è ridotta ai minimi termini, alla portata anche del semplice appassionato di energie rinnovabili. Questo sia perché l’impianto è molto piccolo sia perché è fornito di tutti gli elementi necessari, già configurati per farlo funzionare da subito: basta esporre il pannello al sole. Una soluzione di questo tipo può essere interessante per chi, a causa di vincoli normativi, spazio limitato o budget ridotto, non può realizzare un impianto fotovoltaico di dimensioni “tradizionali”.

Un’installazione microfotovoltaica ha ovviamente una potenza ridotta, fornisce energia rinnovabile solare tramite una comune presa di corrente ed è adatto ad alimentare frigo, TV e altri impianti domestici con assorbimenti limitati.

Cos’è il microfotovoltaico

Un impianto microfotovoltaico ha in sostanza dimensioni molto contenute e potenza limitata. L’installazione e l’uso sono enormemente semplificati, dato che le pratiche burocratiche da espletare sono ridotte ai minimi termini. Dal punto di vista costruttivo, di solito si tratta di un singolo pannello fotovoltaico, che integra un piccolo inverter dal quale esce corrente alternata che può essere utilizzata subito per alimentare un dispositivo collegato. Da notare che una configurazione di questo tipo permette di essere totalmente indipendenti dalla rete nazionale di distribuzione dell’energia, quindi è la soluzione ideale per fornire corrente in luoghi remoti e isolati. In alternativa può essere allacciato all’impianto domestico, per alimentare i vari dispositivi che sono collegati alle prese della rete domestica.

Chi aspira a un microimpianto ancora più completo, può aggiungere un piccolo sistema di accumulo, per immagazzinare l’energia prodotta quando non la si consuma immediatamente.

energia rinnovabile

Naturalmente questi micro impianti non possono essere messi a confronto con gli impianti fotovoltaici tradizionali. Solo questi ultimi, che richiedono il rispetto di determinati vincoli per la loro realizzazione oltre a un investimento economico notevole, possono garantire una produzione d’elettricità nettamente superiore.

I vantaggi

A fronte di una spesa iniziale contenuta, un impianto microfotovoltaico offre diversi vantaggi:

  • Dimensioni compatte e assenza di una complessa struttura di supporto: grazie alle dimensioni ridotte, queste installazioni sono estremamente flessibili e facili da posizionare. Possono essere montate e smontate in breve tempo, per fornire energia rinnovabile dove e quando serve, come in un giardino o in un campeggio
  • Impiego molto semplice: grazie alla sua architettura compatta e pensata per essere usata da persone poco esperte, un impianto microfotovoltaico è veramente facile da usare: si dispiega il pannello, lo si posiziona in modo che sia illuminato dal sole e si attacca subito il carico elettrico
  • Rendimento ottimale: proprio grazie alla facilità con cui il microimpianto può essere spostato, è possibile posizionarlo di volta in volta in modo che sia sempre ben illuminato, lontano da oggetti che possono gettare ombre e con la giusta angolazione nelle diverse ore del giorno
  • Numerosi scenari di utilizzo: l’estrema flessibilità garantita dal microfotovoltaico rende possibile l’impiego nelle situazioni più disparate: a casa, in mezzo alla natura, durante la sosta di un viaggio (nel caso l’impianto sia portatile)

I costi

L’aspetto economico è ovviamente importante, anche per un impianto microfotovoltaico dal costo relativamente contenuto. Il mercato di questa tipologia di impianti è in forte crescita e le soluzioni tra cui scegliere sono sempre più numerose, sia per quanto riguarda le prestazioni sia per il loro costo.

In linea di massima, possiamo dire che il costo di un micro impianto fotovoltaico è intorno ai 1.000 euro. La spesa non è quindi troppo elevata ed è di solito affrontabile senza dover fare un’attenta valutazione costi/benefici, come è bene fare nel caso di un impianto tradizionale. Naturalmente la cifra in gioco può variare notevolmente a seconda del modello scelto: gli impianti più piccoli sono i più economici, con il prezzo che sale di pari passo con l’aumento di dimensioni e prestazioni. Gli utenti più esigenti, che vogliono disporre di potenze relativamente importanti, dovranno affrontare una spesa superiore ai 1.000 euro.

Ovviamente la spesa iniziale verrà stemperata nel tempo grazie al risparmio in bolletta e alla comodità di avere una fonte di energia rinnovabile praticamente ovunque ci sia la possibilità di esporre l’impianto al sole.

L’aspetto burocratico

Come abbiamo anticipato, il microfotovoltaico è semplice e leggero anche dal punto di vista burocratico. L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera), infatti, già da agosto 2020 ha semplificato di molto la documentazione necessaria per gli impianti microfotovoltaici. Per i dispositivi con una potenza inferiore agli 800 watt, ovvero quelli plug & play che si connettono con una semplice spina, è sufficiente la Comunicazione Unica, un modulo predisposto da Arera, da inviare al distributore senza versare alcun corrispettivo.

Arera ha voluto evitare che le procedure vigenti, pensate per impianti di produzione di taglia decisamente maggiore, possano rappresentare una barriera all’ingresso nel mercato delle nuove tecnologie. Quindi ha emesso la delibera 315/2020/R/eel per modificare il Testo Integrato Connessioni Attive (TICA), introducendo nuove modalità di connessione semplificate per gli impianti di produzione di potenza inferiore a 800 W.

Tra questi piccoli impianti rientrano anche quelli di classe microfotovoltaico, che non necessitano di installazioni particolari e che possono essere collegati direttamente dagli utenti a una presa dedicata. Visto il trascurabile contributo energetico alla rete nazionale, i microimpianti non richiedono un contratto di dispacciamento. Nel caso di produzione eccedente l’autoconsumo, si potrà immettere energia elettrica in rete, ma nei limiti massimi di 800 W e con rinuncia a qualsiasi remunerazione per l’energia immessa.

In ogni caso, tutti questi microimpianti, per i quali è stata inviata la Comunicazione Unica, sono censiti dalle imprese distributrici nei propri portali informatici e dal sistema GAUDÌ (Gestione delle Anagrafiche Uniche Degli Impianti di produzione e delle relative unità).

Due prodotti di esempio

Enel X Sun Plug&Play

Enel X offre il sistema Sun Plug&Play, un impianto microfotovoltaico pensato per l’installazione sulla ringhiera di un balcone. Il prodotto ha una potenza nominale di 370 W, è garantito per 10 anni ed è ideale per chi vuole disporre di un impianto fotovoltaico ma vive in appartamento. L’installazione è semplice e veloce e per la connessione alla rete basta inserire la spina del prodotto in una presa di corrente dedicata, che rispetti i requisiti espressi dalla norma CEI 0-21. Secondo Enel X, il risparmio in bolletta può arrivare al 20%.
Il prodotto è costituito da un pannello fotovoltaico JA Solar grande 176,9 x 105,2 x 3 cm, con un peso di 20,2 kg e con un’efficienza nominale delle celle pari a 20,2%. L’inverter Zucchetti/Tsun accetta in ingresso una potenza DC di 380 W, in uscita di 300 W AC, l’unità pesa 1,98 kg e ha un’efficienza del 96,7%.

Per un’installazione corretta serve una presa elettrica dedicata e visivamente identificabile rispetto alle altre prese all’interno dell’impianto elettrico dell’utente (dove l’installatore qualificato ha previsto un circuito dedicato in partenza dal quadro di distribuzione).

Enel X Sun Plug&Play costa 349,50 euro (con sconto in fattura del 50%), Iva e consegna bordo strada incluse. Il kit autoportante per ringhiera costa 100,00 euro.

EET LightMate

L’azienda EET propone LightMate, un impianto microfotovoltaico da installare sulla ringhiera del balcone di casa oppure in giardino, grazie a due staffe opzionali. L’inverter è separato ed è collegato al pannello tramite un cavo. L’energia prodotta è immessa direttamente nell’impianto elettrico dell’abitazione, grazie a una comune spina Schuko da inserire in una presa a muro. Secondo EET, l’impianto si monta in 45 minuti e ha un rendimento annuale di 425 kWh. Il prodotto è coperto da garanzia per 25 anni.

EET LightMate costa 599,00 euro nella versione da balcone, Iva e spese di consegna incluse. I prezzi cambiano a seconda del tipo di installazione.

Altri prodotti

Sistemi completi per il microfotovoltaico sono disponibili anche nei negozi della catena Leroy Merlin e nel sito di Amazon. Anche Bluetti offre numerosi modelli, pensati per installazioni temporanee, con o senza un sistema di accumulo portatile.

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