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Rapporto Draghi: la transizione, un’opportunità per l’Europa

Settembre 18, 2024
Nicola Martello

Innovazione, transizione energetica, indipendenza e sicurezza. Sono queste alcune delle parole chiave del documento presentato da Mario DraghiIl futuro della competitività europea” il 9 settembre a Bruxelles, una strategia per aumentare la produttività e garantire una crescita sostenibile e duratura nell’Unione europea.

Agostino Re Rebaudengo, Presidente di Elettricità Futura, ha commentato il documento.

Da una prima lettura, nel complesso esprimiamo apprezzamento sul Rapporto Draghi e su gran parte delle misure per il settore elettrico.

In particolare, è un bene che Mario Draghi abbia spiegato come la transizione energetica offra all’Unione europea l’opportunità sia per assumere un ruolo di leader nelle tecnologie pulite e nelle soluzioni di circolarità sia per spostare la produzione di energia verso fonti sostenibili, sicure e a basso costo, il più possibile europee.

Ed è positivo anche che Draghi abbia posto l’accento sull’elettrificazione come soluzione più efficace e meno costosa per la sostenibilità, anche come importante leva per ridurre le emissioni del settore trasporti, e sulla necessaria coerenza tra quadro normativo e obiettivi, specificando che la capacità dell’Europa di cogliere questa opportunità dipenderà dal fatto che tutte le politiche siano in sintonia con i target clima – energia. Sono messaggi importanti anche per l’Italia che Elettricità Futura comunica costantemente.

Da anni Elettricità Futura indica come soluzioni strutturali per rendere l’Italia più indipendente e competitiva molte delle raccomandazioni sulla transizione energetica contenute nel Rapporto Draghi. Come si legge nel Documento la transizione è la strada per ridurre i costi energetici e aumentare la sicurezza e l’indipendenza dell’Europa e dei suoi Stati Membri.

Tra le priorità indicate da Mario Draghi, c’è la necessità di semplificare e snellire la burocrazia amministrativa e gli iter autorizzativi per accelerare la realizzazione dei progetti della transizione energetica, come lo sviluppo di nuova capacità di generazione elettrica sostenibile e delle infrastrutture di rete, progetti oggi significativamente ostacolati da processi di autorizzazione lunghi e incerti.

Pone anche l’accento sulle notevoli differenze tra i Paesi europei in termini di tempistiche per il rilascio di un’autorizzazione. Lo sappiamo bene in Italia, dove le imprese affrontano i tempi più lunghi e i costi più alti d’Europa per ottenere un’autorizzazione, e il peso della burocrazia è un vero e proprio divario di competitività rispetto agli altri Paesi europei.

Analisi in corso

Elettricità Futura sta proseguendo l’analisi del Rapporto Draghi, approfondendo le numerose misure che riguardano l’energia e in particolare il settore elettrico.

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