Dicembre 5, 2024

Nicola Martello

Gruppo Gabel: da sempre in cammino verso la sostenibilità

Il Gruppo Gabel, storica manifattura tessile fondata nel 1957 dai fratelli Sergio e Giuseppe Moltrasio, continua a tracciare la via di uno sviluppo che rispetti la sostenibilità. Forte di una tradizione manifatturiera italiana e di una visione lungimirante, l’azienda ha consolidato la propria posizione sul mercato tessile, abbracciando sin dagli albori una gestione verticale dell’intera filiera produttiva: dal filo al prodotto finito, passando per la distribuzione diretta tramite una rete capillare di punti vendita.

Ad oggi, il Gruppo Gabel è l’unica realtà manifatturiera tessile in Europa a produrre al 94% suo suolo italiano e internamente ai due stabilimenti.

Un’industria che evolve nel segno della sostenibilità

Fin dagli anni ’70, Gabel ha avviato un percorso di acquisizioni strategiche volte ad ampliare la propria gamma di prodotti e rafforzare il controllo sulla produzione. L’acquisizione del marchio Vallesusa nel 1970 ha arricchito l’offerta nel settore della tavola e cucina, mentre negli anni ’80 l’integrazione di una tessitura a Gorizia, dotata di una centrale idroelettrica, ha sottolineato l’impegno dell’azienda verso una produzione sostenibile. Nel 1996, con l’acquisizione del lanificio Somma, Gabel ha aggiunto la lavorazione della lana alla propria gamma, mentre nel 2007, l’inserimento del marchio Pretti ha completato l’offerta con prodotti per il bagno, confermando il posizionamento del Gruppo nella fascia medio-alta del mercato.

sostenibilità

Fotovoltaico: una scelta coerente e strategica

In linea con il proprio impegno verso la sostenibilità, Gabel ha recentemente investito nella creazione di due parchi fotovoltaici. La decisione, maturata nel 2022, è stata accelerata dall’aumento vertiginoso dei costi energetici, che ha spinto l’azienda a cercare soluzioni efficienti e durature per ridurre il proprio impatto energetico. Gli impianti, situati presso la tessitura di Buglio in Monte (490 kWh) in Valtellina e a Rovellasca (370 kWh), rappresentano un passo significativo verso l’autosufficienza energetica.

Michele Moltrasio, Presidente e AD del Gruppo Gabel
Abbiamo sempre creduto nella sostenibilità come pilastro della nostra crescita. L’investimento nel fotovoltaico è solo l’ultimo tassello di un percorso iniziato negli anni ’80, una naturale evoluzione delle nostre scelte aziendali.

Un impatto positivo, ma ancora in evoluzione

Sebbene l’impianto di Buglio in Monte abbia iniziato a dare segnali di un impatto superiore alle aspettative, è ancora presto per fare un bilancio completo dell’efficacia di queste infrastrutture. L’azienda stima una riduzione del 15% nei consumi energetici, una cifra che potrebbe crescere man mano che la produzione si adatterà per sfruttare al massimo l’energia generata in loco.

La scelta di partner italiani: una coerenza che va oltre il prodotto

La filosofia del Gruppo non si limita alla produzione, ma si estende anche alla selezione dei propri fornitori. L’azienda, fedele alle proprie radici italiane, ha scelto di collaborare con Helmeck per la realizzazione degli impianti fotovoltaici.

Uno sguardo al futuro

L’azienda tessile lombarda si conferma dunque un attore di primo piano nel panorama industriale italiano, capace di coniugare tradizione e innovazione. Il percorso di Gabel verso la sostenibilità non si ferma qui: nuovi investimenti e progetti sono già in cantiere, con l’obiettivo di ridurre ulteriormente l’impatto ambientale e continuare a offrire ai propri clienti prodotti di qualità, nel rispetto del pianeta.

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