L’innovazione è tornata protagonista a KEY con la seconda edizione del Premio Lorenzo Cagnoni, consegnato agli espositori per i sette progetti più innovativi.
A premiare gli espositori, Maurizio Ermeti, presidente di Italian Exhibition Group, Corrado Peraboni, amministratore delegato di Italian Exhibition Group, Alessandra Astolfi, Global Exhibition Director della divisione Green & Technolgy di IEG, Christian Previati, Exhibition Manager di KEY, Francesco Naso, Segretario Generale Motus-E e Alessandro Marangoni, CEO di Althesys.
Le aziende premiate sono state: Horay Solar Co., Ltd, Italian Wind Technologies, Energy Dome, Rina, Renovis, Camel Energy GmbH e Alperia. Le tre Start-up che hanno ricevuto il riconoscimento sono state, invece, Trailslight, Reefilla e Sizable Energy.
La transizione energetica è sostenibile?
Le incertezze economiche e la crisi industriale stanno mettendo alla prova il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 dell’Unione Europea. Se da un lato le fonti rinnovabili diventano sempre più competitive, dall’altro il costo dell’energia elettrica rimane elevato e legato a quello del gas, soprattutto in Italia, che è tra i paesi europei che lo importa di più.
La transizione energetica è, dunque, sostenibile? Sì, con l’innovazione!
Se ne è a parlato a KEY25, in un incontro a cura di Althesys intitolato appunto “La transizione energetica è sostenibile? I costi-benefici della decarbonizzazione e la bolletta dei consumatori”. Dal convegno è emerso come la crescita dell’elettrificazione proceda ancora troppo lentamente, mentre l’adeguamento delle infrastrutture continui a richiedere investimenti significativi, in particolare su reti e sistemi di accumulo. In questo contesto, diventa essenziale ridefinire le politiche energetiche europee e nazionali per raggiungere gli obiettivi climatici senza compromettere la competitività industriale e la sostenibilità economica per i consumatori.
Innovazione: strumenti finanziari e nuove competenze
La transizione energetica rappresenta un’opportunità non solo per contrastare il cambiamento climatico, ma anche per stimolare lo sviluppo industriale e occupazionale, come emerge dall’ultimo report di Coordinamento FREE, presentato ieri pomeriggio a KEY, che analizza i benefici della transizione con uno sguardo al 2030. Negli ultimi anni, gli investimenti nelle rinnovabili sono cresciuti rapidamente, arrivando a triplicare quelli destinati alle fonti fossili. Tuttavia, per raggiungere gli obiettivi del PNIEC, sono necessari ulteriori investimenti e maggiori garanzie, per esempio, sui PPA (Power Purchase Agreements) per le PMI, fondamentali per incentivare la produzione e il consumo di energia pulita.
Un esempio arriva dalla Spagna: grazie all’aumento della quota di rinnovabili nel mix energetico, che ha raggiunto il 60%, il prezzo dell’energia è diminuito. Durante l’evento è stato presentato anche il progetto finanziato dall’Europa SKILLBILL, che prevede una piattaforma online, gruppi di lavoro interdisciplinari e corsi di formazione. L’obiettivo è colmare il gap di competenze: secondo le previsioni, entro il 2030 per ogni nuovo lavoratore nel settore fossile ce ne saranno tre nelle rinnovabili, con una ulteriore crescita del 40% dei green jobs entro il 2050.