Aprile 7, 2022

Elisa Corti

Fotovoltaico, mobilità, incentivi: la prima giornata Solar Exhibition & Conference

Solar Exhibition & Conference by Key Energy, cosa è successo nel corso del primo giorno di eventi? Fotovoltaico, traguardi storici, incentivi, mobilità EV e tanto altro.

Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare
Nel mese di aprile si raggiungerà il risultato storico del primo TWh nel mondo.

Viscontini ha ricordato che il solare è la fonte energetica con la maggiore crescita e che bastano 6 GW da fotovoltaico per sostituire 1 miliardo di metri cubi di gas; ha sottolineato inoltre che le aziende alimentate e riscaldate con le tecnologie solari vivono il caro-bollette senza preoccupazioni, invitando le piccole imprese ad approfittare di questa crisi per tagliare il costo dell’energia. Tra i dati citati da Italia Solare per il nostro Paese emerge che l’anno scorso sono stati installati 936,38 nuovi MW di fotovoltaico, arrivando a una potenza cumulata complessiva di 22.565,52 MW e un numero di impianti pari a 1.015.239. Il 56% della potenza installata è data da impianti tra i 20 kW e 1 MW.

I convegni di ForumTech

Stamani si è aperto anche il panel dei convegni di Forum Tech. L’evento organizzato da Italia Solare si è occupato di aspetti tecnici, approfondendo questioni legate ai moduli fotovoltaici, agli inverter e al sistema elettrico di bilanciamento, un tema complesso e centrale per il futuro stesso delle rinnovabili, fortemente legato alla capacità della rete di gestire la produzione. Grandi i cambiamenti vissuti nell’arco di un decennio dai moduli fotovoltaici:

Andrea Rovera, consigliere di Italia Solare
Si è passati dalle quattro tipologie di cristallino utilizzato fino dieci anni fa alle venti attuali, per non parlare del costo che si è progressivamente ridotto sulla scia dei prezzi del silicio e del trasporto in tutto il mondo, anche se l’Europa sta avendo una posizione sempre meno centrale sul mercato ed è sottoposta alla rivalutazione del dollaro sull’euro. Le conseguenze del miglioramento tecnologico hanno così consentito ai produttori di ottenere sempre maggiore penetrazione, riducendo la superficie utilizzata e aumentando la capacità e l’efficienza del modulo.

Vannia Gava, sottosegretaria al Ministero della Transizione ecologica
Uno dei problemi principali nel nostro Paese, che pesa sulla realizzazione dei nuovi impianti è la sindrome Nimby, per la quale molto cittadini si mobilitano: ecco dunque che le amministrazioni locali, primi fra tutti i sindaci, sono chiamati oggi ad accompagnare questa transizione ecologica facendo anche cultura ambientale, affrontando quindi i comitati ai quale deve essere spiegato che gli impianti sono puliti, sono stati autorizzati a monte e non c’è motivo per non realizzarli.

Attesa per gli incentivi per le auto elettriche

È stato un grande anno il 2021 per l’auto elettrica, non solo perché ne sono state vendute molte di più rispetto al passato, nonostante la paralisi delle immatricolazioni dovute alla pandemia, ma anche perché le auto prive di emissioni stanno crescendo nelle flotte aziendali e a volte vengono privilegiate anche nelle ristrutturazioni delle abitazioni indipendenti, nelle quali sempre più spesso viene installata una colonnina all’interno del garage.

È quanto è emerso dal convegno di Solar Exhibition and Conference “Dal fotovoltaico all’auto elettrica: un ecosistema in movimento”, organizzato da Vaielettrico e Motus-E, che ha esplorato l’integrazione fra autoproduzione di energia elettrica, accumulo dell’energia e ricarica dei veicoli in un unico ecosistema tecnologico, normativo e organizzativo, per trarne il massimo beneficio economico e ambientale con i protagonisti della rivoluzione elettrica che hanno portato esempi virtuosi di una rivoluzione già partita.

Dal fotovoltaico all’auto elettrica

E oggi, in effetti, c’è grande attesa nel settore della mobilità elettrica: si attende infatti la pubblicazione del decreto che dovrebbe contenere gli incentivi per auto elettriche, ibride ed Euro 6. Secondo quanto annunciato le auto elettriche, con emissioni comprese tra 0 e 20 grammi di CO2 per chilometro, potranno accedere a un contributo di 5.000 euro rottamando un veicolo omologato in una classe inferiore all’Euro 6. In assenza di rottamazione, il bonus sarà di 3.000 euro.

Per le auto ibride (20-60 grammi di CO2 per chilometro), l’incentivo è pari a 4.000 euro, con rottamazione, per una spesa massima di 45.000 euro. C’è però un problema legato all’introduzione di un tetto massimo: il Governo sta concedendo fino a 5.000 euro di incentivi per le auto elettriche pure a fronte di una spesa massima di 35.000 euro, mentre per le auto ibride plug-in si arriva a 4.000 euro a fronte di una spesa massima di 45.000 euro.

Massimo Degli Esposti di Vaielettrico
Questo tetto di spesa è un problema enorme per il mercato, poiché oggi le auto elettriche costano il 30% in più di quelle tradizionali. Quindi, se stabilisci sin dall’inizio che puoi incentivare, solo entro una certa cifra che copre solo le più “piccole”, le city car, vengono tagliate fuori tutte quelle di gamma più alta.

Il rallentamento del mercato

Proprio l’attesa di questi nuovi incentivi ha generato una brusca frenata per il mercato delle auto elettriche nel marzo 2022, facendo registrare un meno 30% nelle immatricolazioni, nonostante il fatto che la quota di mercato è stazionaria all’8,87%.

Secondo i dati di Motus-e, nel mese appena trascorso le vendite di auto con ricarica (somma di BEV, elettriche pure, e PHEV, veicoli ibridi plug-in) si sono fermate a 10.537 unità, a fronte delle 15.065 vendute a marzo dello scorso anno, segnando un meno 30%. Ma il provvedimento sembra non estendersi alle flotte aziendali.

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