Fronius Solar Energy ha iniziato ad investire nell’energia solare all’inizio degli anni ’90; oggi, la più giovane delle tre attività aziendali è diventata la forza trainante.
Fronius entra nel settore della saldatura nel 1950, affiancando questa nuova attività alla produzione di sistemi per la ricarica delle batterie. I primi grandi successi arrivano a partire dagli anni ’60, culminando nel 1981 con l’introduzione sul mercato di una saldatrice rivoluzionaria.
30 anni dopo, la produzione di energia elettrica dall’energia solare, una fonte rinnovabile e pulita, sembra inarrestabile. Tuttavia, il successo che riscuote attualmente è rimasto nell’incertezza per molto tempo, come spiega Engelbrechtsmüller-Strauß: “All’inizio venivamo descritti come “ecologisti eccentrici” e abbiamo affrontato numerose difficoltà per riuscire ad inserire i nostri prodotti sul mercato. Pensate che in quel periodo la nostra produzione settimanale era di circa 1-2 inverter.”
Focus sull’approvvigionamento energetico in Europa
Quanto la situazione sia cambiata da allora e quanto la Business Unit Solar Energy abbia superato i risultati della divisione Perfect Welding lo confermano i dati attuali: con una produzione prevista di 510.000 inverter per l’anno in corso, Fronius è uno dei maggiori produttori di soluzioni prosumer in Europa. In tutto il mondo sono attivi oltre 3,4 milioni di inverter Fronius e producono 35,1 TWh di energia solare pulita,
Martin Hackl, Global Director Marketing and Sales, Business Unit Solar Energy, Fronius International GmbH
Il nostro focus è sempre sulla creazione di valore aggiunto in Europa. Soprattutto ora che l’Europa punta a rendersi sempre più indipendente da altri mercati, anche a causa delle recenti difficoltà di approvvigionamento.
Come Fronius vogliamo sostenere questo progetto e contribuire al raggiungimento dell’obiettivo. Nel corso degli anni abbiamo esternalizzato la produzione di alcune componenti, come quelle di microelettronica, risultandone poi svantaggiati rispetto ai concorrenti asiatici. Ora guardiamo a questo cambiamento in modo critico perché utilizzando esclusivamente prodotti provenienti da altri continenti, non stiamo creando un approvvigionamento energetico sostenibile e autonomo. La sostenibilità delle nostre soluzioni è di fondamentale importanza e ci teniamo a realizzarle al meglio nei nostri centri produttivi in Austria e Repubblica Ceca…
L’ampliamento della sede produttiva di Sattledt in cifre
Seguendo questi valori, Fronius ha scelto di costruire e mantenere i suoi stabilimenti produttivi in Austria e Repubblica Ceca, escludendo quindi la possibilità di esternalizzare la produzione dei suoi dispositivi.
Il miglior esempio è la più grande sede produttiva e logistica dell’azienda a Sattledt (Alta Austria), la cui superficie utile di 41.000 m² verrà ampliata di altri 28.000 m². Il completamento è previsto per fine luglio 2022 e poi seguirà il progressivo popolamento dei nuovi spazi.
Tra le principali novità introdotte da questo ampliamento ci sono il magazzino verticale completamente automatizzato e il futuro terminale di uscita merci, che offre spazio per 7.000 pallet e 12.500 contenitori per i piccoli componenti. Sono unici nel loro genere anche i due impianti di stoccaggio del ghiaccio appena installati, attualmente i più grandi in Europa.
Queste strutture di stoccaggio sfruttano l’energia di cristallizzazione che si sprigiona quando l’acqua si ghiaccia e, grazie agli scambiatori di calore, questa energia può essere utilizzata durante la stagione fredda per riscaldare l’edificio e per rinfrescarlo e climatizzarlo in estate. Inoltre, la nuova sede sarà presto dotata di un impianto fotovoltaico, che aggiungerà una potenza di 1 MWp a quella attualmente prodotta di 930 kWp.
Elisabeth Engelbrechtsmüller-Strauß
Con la nuova sede di Sattledt vogliamo dare numerosi segnali. Da un lato desideriamo potenziarla e renderla più sicura, dall’altro lato puntiamo ad essere percepiti come un datore di lavoro che guarda al futuro in modo proattivo. Mentre altre aziende hanno introdotto una riduzione degli orari di lavoro durante l’emergenza da Coronavirus, noi abbiamo investito in questo ampliamento previsto già da tempo. Solo quest’anno investiremo complessivamente 187 milioni di euro nel futuro di Fronius. Come family company viviamo la continuità e pensiamo al futuro. Non cresciamo ad ogni costo, ma solo se possiamo permettercelo.