Settembre 2, 2022

Vito Zongoli

Elezioni e transizione energetica, il parere di ANIE Rinnovabili

Rinnovabili e programmi elettorali: dopo le elezioni occorre un confronto con le associazioni di categoria e sostegni a imprese e famiglie per la transizione energetica.

Vito Zongoli, Consigliere del Direttivo ANIE Rinnovabili e Managing Director di SENEC Italia
Le energie rinnovabili sono un tema molto presente nei programmi elettorali (anche se lo sono meno nel dibattito pubblico): è sicuramente positiva l’attenzione alla diversificazione delle fonti di approvvigionamento, all’incremento nell’uso delle fonti rinnovabili e alla maggiore autosufficienza energetica italiana, ma non basta. Ciò che serve per uno sviluppo strutturale del settore in Italia è una pianificazione di più ampio respiro, che non può prescindere da un confronto più approfondito e sistematico con le associazioni di categoria.

Finora, infatti, le decisioni sono state spesso prese con un orizzonte temporale troppo limitato e senza l’ascolto attento delle esigenze dei protagonisti del mercato. In campo energetico, tanto più con riguardo alle rinnovabili, non è sostenibile affrontare provvedimenti legislativi che cambiano di anno in anno, se non addirittura ogni sei mesi: le imprese faticano a fare investimenti e, quando li fanno, il rischio non raramente si rivela eccessivo.

Elezioni e transizione energetica

Auspichiamo che dalle numerose proposte a tema energetico presenti nei programmi elettorali si passi ad una volontà concreta di guidare il Paese verso una vera transizione energetica.

Questa non potrà che passare attraverso la diffusione capillare di sistemi di autoproduzione e autoconsumo, quali gli impianti fotovoltaici con accumulo, in grado di garantire una maggiore autosufficienza energetica ed un consistente risparmio in bolletta; attraverso nuove modalità di condivisione dell’energia, come le comunità energetiche, in grado di rendere sempre più distribuita, efficiente ed economica la generazione di energia; e attraverso una sempre maggiore semplificazione e liberalizzazione del mercato, favorendo ad esempio la diffusione dei contratti PPA (Power Purchase Agreement).

Senza dimenticare, infine, la necessità di promuovere ampiamente la cultura sul risparmio energetico, il riciclo e l’economia circolare e di incentivarne le forme di utilizzo.

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