SMA Italia rende noti i risultati della ricerca quantitativa Gli italiani e il fotovoltaico, realizzata dall’Istituto AstraRicerche. Il ritratto degli italiani che emerge, fa notare SMA nonostante il pessimismo sul futuro, mostra un aumento della sensibilità verso le rinnovabili, soprattutto in termini di ricerca di informazioni qualificate.
Valerio Natalizia, Amministratore Delegato di SMA Italia
In Italia la diffusione dell’utilizzo delle rinnovabili è fondamentale, per i recenti cambiamenti nello scenario del mercato energetico ma anche per ragioni ambientali. Per questo è essenziale conoscere il punto di vista degli italiani sul tema. Siamo lieti, ad esempio, che ad oggi molti connazionali si informino attraverso fonti ufficiali e che siano ormai in grado di riconoscere i luoghi comuni più sbagliati. Infine, dà speranza il fatto che i giovani si confermino curiosi e coinvolti sui temi dell’energia pulita e del clima.
Energia pulita? Per 9 italiani su 10, soprattutto della classe media, esiste soprattutto il solare
In particolare, il solare è la fonte di energia rinnovabile più conosciuta dagli intervistati, che l’hanno indicata come prima alternativa nel 94% dei casi, con 10 punti percentuali di distacco dalla seconda citata, l’energia eolica (83% delle risposte). Interessante notare, rispetto a questo dato, come a livello geografico il fotovoltaico sia più conosciuto nel Centro Italia rispetto alle altre zone della penisola (indicato dal 97% dei rispondenti, contro il 91%, ad esempio, in Sud Italia). Inoltre, è il tipo di fonte più conosciuta soprattutto dalla classe media, che con il 96% delle risposte stacca la classe superiore (85% delle risposte).
Il futuro è solare ma i giovani non lo sanno
Osservando poi quanta energia proviene attualmente da fonti rinnovabili a parere degli italiani, il 60% pensa che la quota non superi il 20%. I più critici sono i giovani (25-34 anni): il 65% di loro è allineato con l’idea che l’energia rinnovabile in Italia non superi il 20%, ma il 36%, uno su 3, ritiene che si areni al 10%. Analizzando le percezioni per il futuro, le opinioni sono molto polarizzate. Infatti, se un 19% dei nostri connazionali pensa che in Italia non si arriverà mai a una produzione di energia totalmente da fonti rinnovabili, la stessa percentuale di intervistati ha invece risposto che si arriverà a questo traguardo addirittura tra il 2025 e il 2030. Stringendo lo zoom, il 66% dei partecipanti al sondaggio appartenenti alla classe media ha dichiarato che questo obiettivo verrà raggiunto tra il 2025 e il 2050, così come quasi il 70% dei rispondenti del Sud Italia.
Fotovoltaico? Calerebbero le bollette, ma 8 italiani su 10 vorrebbero più incentivi statali
Quando si parla nello specifico di impianti fotovoltaici, nella testa dei connazionali si creano associazioni di pensiero diverse. Ai primi posti tra i temi indicati come affini si piazzano infatti la necessità di ricevere più incentivi dallo Stato, sotto forma di sgravi al momento dell’acquisto (88,7%), o con un riconoscimento maggiore per l’energia generata (87%). Segue il tema economico: da una parte l’83% del campione lo ritiene utile visto il caro energia e il 78% pensa che consenta un reale risparmio in bolletta; dall’altra, però, il 68% degli intervistati trova costi di installazione e acquisto di un impianto troppo elevati. Un giovane su 4, poi, vede nei pannelli fotovoltaici un elemento che distorce il paesaggio.
Benvenuti gli impianti sui tetti delle case in Triveneto, alt nei centri storici per il Sud
I nostri connazionali si sono dichiarati più favorevoli alle installazioni sui tetti delle industrie, di scuole e mezzi pubblici, in ultima posizione invece la possibilità di collocare gli impianti nei centri storici. In generale, la percentuale di favorevoli supera il 65%, ma è più alta tra i rispondenti senior tra i 55 e i 65 anni che tra i giovani dai 25 ai 30 anni.
Per quanto riguarda le specificità a livello geografico, in Triveneto i cittadini sono i più favorevoli all’installazione su villette e case basse (88%), mentre in Sud Italia si registra il più alto gradimento per le installazioni in aree non coltivate (75%) e un atteggiamento più conservativo verso quelle nei centri storici e nei borghi (69% i favorevoli, dato più basso italiano).
Chi ha installato e chi no: anche i timori di dispute condominiali frenano gli entusiasmi
Guardando concretamente a chi ha installato o meno un impianto fotovoltaico, il 58% del campione non ha ancora preso una decisione. Tra le principali ragioni elencate per non installare un impianto fotovoltaico in una casa oppure in un condominio prevalgono costo di installazione iniziale, il timore che l’investimento iniziale non si ripaghi o di dispute o problemi legali. Se il 14% degli italiani intervistati ha preso una decisione in merito all’installazione, di questi quasi la totalità, l’86%, ha deciso di installare l’impianto. E perché? Tra le prime tre voci il taglio delle bollette in generale, la voglia di ridurre l’inquinamento causato da fonti energetiche non rinnovabili e di nuovo il risparmio, questa volta associato al caro energia attuale.
Sempre più gli italiani “in guardia” dalle fake news, resta solo lo spauracchio dell’assemblea condominiale
Se sono tanti gli italiani indecisi sul da farsi quando si parla di installare un impianto fotovoltaico, è interessante osservare che più di un italiano su 4 (28%) ritiene sì di conoscerli, ma di avere poche informazioni a riguardo. In generale, il 70% dei nostri connazionali ha comunque dichiarato di conoscere bene o molto bene gli impianti fotovoltaici. Confermano la voglia di informarsi in modo preciso le risposte in merito alle fonti utilizzate dagli intervistati per approfondire il tema. Più della metà ha affermato di rivolgersi a installatori, il 48% legge siti specializzati, il 28% passa prima dal parere di parenti e amici, soprattutto tra i giovani. Arrancano tra le fonti citate i media tradizionali e i social media: la TV è stata citata dal 23% del campione, i giornali online dal 20% e i social network dal 18%.
Inoltre, il campione evidenzia una buona padronanza in merito alle fake news legate al fotovoltaico, fake news che SMA ha già smontato. Il 46% degli intervistati ha etichettato come falsi da 4 a 6 luoghi comuni sui 9 presi in esame durante l’indagine. Il più duro a morire? Come dimostrato dai motivi citati per non installare un impianto, più della metà degli italiani pensa che per dotarsi di un impianto fotovoltaico in condominio sia obbligatorio il consenso dell’assemblea. Dalla ricerca, SMA fa notare una maggiore consapevolezza, gli italiani tendono a documentarsi sempre più da fonti corrette e rivolgersi agli installatori per conoscere ulteriormente un impianto fotovoltaico, quindi, la capacità di informarsi sta dando concretamente i suoi frutti. Tuttavia, sottolinea SMA, è importante puntare a migliorare la comunicazione facendo circolare informazioni chiare e trasparenti relative al solare, per dare a tutti la possibilità di poter prendere parte alla transizione energetica