Marzo 4, 2024

Cristiano Sala

KEY 2024, premi alla memoria del presidente Lorenzo Cagnoni

KEY 2024: Il Premio Innovazione e il Premio Startup è intitolato alla memoria del compianto Presidente di Italian Exhibition Group (IEG), Lorenzo Cagnoni.

L’innovazione come opportunità di crescita e sviluppo, capace di proiettare il Paese verso il futuro, è stata protagonista nella serata di ieri a KEY – The Energy Transition Expo. Il Premio Innovazione e il Premio Startup hanno decretato i progetti più innovativi presenti in fiera: dalla transizione energetica all’efficientamento di sistemi IT, dai pannelli fotovoltaici al risparmio energetico, dalle rinnovabili ai sistemi di gestione per le pubbliche amministrazioni fino ad applicativi su economia circolare, energia solare e architettura sostenibile.

I vincitori del Premio Innovazione sono stati: Rossato, Enfinergy, Enerfip, Valmont, Erredue, Fortech, City Green Light. A consegnare i premi, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Pichetto Fratin, Maurizio Renzo Ermeti presidente di IEG, Corrado Peraboni amministratore delegato di IEG, Alessandra Astolfi global exhibition director della divisione Green&Technology di IEG e Christian Previati, exhibition manager di KEY.

I vincitori del Premio Startup, dedicato alle imprese innovative presenti presso l’Innovation District e intitolato sempre alla memoria del Presidente Cagnoni, sono state: Nexton Srl, Sottile Solar Srl, Macs Srl. Attraverso la consegna dei due riconoscimenti e la presenza dell’area dedicata, KEY ha confermato di essere vetrina privilegiata per Startup e imprese, nonché opportunità per mettere in contatto i giovani innovatori col mercato.

Filiere del futuro: 2° rapporto sulla geografia produttiva delle rinnovabili in Italia

In Italia, nel complesso delle energie rinnovabili si contano 37.655 imprese, con una dimensione media di 9,5 addetti, contro le 33.257 dell’anno precedente, evidenziando un aumento del 13,2%: il 74,4% di tali imprese esplicitano attività sul fotovoltaico, seguite da un 37,1% per l’eolico, 23,2% sulle bioenergie (ovvero biomasse e biogas), 17,6% sull’idroelettrico, 13,0% nel geotermoelettrico e 8,1% nel solare termico, con una distribuzione piuttosto stabile tra gli anni. È quanto emerge dal 2° rapporto Filiere del Futuro.
Geografia produttiva delle rinnovabili in Italia, promosso e realizzato da Fondazione Symbola e Italian Exhibition Group in collaborazione con le principali associazioni di categoria del comparto, presentato oggi a KEY, in corso alla Fiera di Rimini.

Ne hanno discusso Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola; Alessandra Astolfi, global exhibition director della divisione Green&Technology di Italian Exhibition Group; Domenico Sturabotti, direttore Fondazione Symbola e Gianni Silvestrini, presidente Comitato Tecnico Scientifico KEY.

KEY

Alle Tavole Rotonde hanno partecipato: Nicola Lanzetta Direttore Italia Gruppo Enel; Agostino Re Rebaudengo, presidente Elettricità Futura e Amministratore Delegato Asja Ambiente; Letizia Magaldi, vicepresidente Magaldy Green Energy; Stefania Ferrero, CMO e Ambasciatrice dell’Innovazione Comau; Matteo Demofonti, vice president Product Strategy & Commercialization, Global Solar. Convert Italia; Stefano Lorenzi, CEO 3SUN; Francesco Oppici, CPO e Co-founder Energy Dome; Francesco Amati, General Manager di Vestas Italia e Turchia; Luca Cattedri, head of Commercial Offshore Wind Saipem; Paolo Menotti, Managing directorSiemens Energy Italia.

Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola
La transizione verde aiuta un futuro più a misura d’uomo. In particolare, puntare sulle rinnovabili e sull’efficienza fa crescere L’Italia la rende più libera, dà forza alla nostra economia e aumenta i posti di lavoro. Come è scritto nel rapporto sulla geografia produttiva delle rinnovabili in Italia, promosso e realizzato da Fondazione Symbola e Italian Exhibition Group. C’è un’Italia che eccelle in molti segmenti della nuova economia sostenibile: il nostro Paese dà il meglio di sé quando incrocia i suoi cromosomi antichi, la sua identità con un modo tutto italiano di fare economia: che tiene insieme innovazione e tradizione, coesione sociale, nuove tecnologie e bellezza, capacità di parlare al mondo senza perdere legami con territori e comunità, flessibilità produttiva e  competitività…

Efficientamento energetico e comuni, un’alleanza preziosa per la sostenibilità

Il convegno “Il punto su policy, strumenti e azioni per efficientare gli asset dei Comuni”, a cura di Comitato Tecnico Scientifico di KEY e ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), moderato da Gian Marco Revel, Coordinatore Sustainable City, Comitato Tecnico Scientifico di Key, Università Politecnica delle Marche, ha posto l’attenzione sulla riduzione delle emissioni di carbonio, sulla transizione energetica e sulla sostenibilità climatica, focalizzandosi sull’ottimizzazione dei consumi e sull’efficienza energetica degli asset delle amministrazioni locali, oltre ad affrontare le sfide più recenti, compresa l’attualizzazione della strategia energetica nazionale e del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC).

La sessione, introdotta da Roberta Frisoni, Assessora Rigenerazione Urbana e Politiche per la Mobilità di Rimini, e da Veronica Nicotra, Segretario Generale ANCI, ha offerto il punto di vista delle tecnostrutture rappresentate da esponenti ENEA, GSE, RENAEL, RSE e della pubblica amministrazione delle città di Monza, Parma e Roma. Il convegno ha inoltre offerto la visione e i fabbisogni di sostenibilità secondo la prospettiva dei sindaci, coinvolgendo in una tavola rotonda, avviata da Giada Maio, Responsabile Ufficio Energia, Qualità dell’aria, Mobilità sostenibile e Trasporto Pubblico Locale di ANCI, i primi cittadini dei comuni di Imola, Bellaria Igea Marina e Santa Fiora.

Tra i temi affrontati: efficientamento energetico, edifici a consumo energetico quasi zero (NZEB) in conformità alla nuova Direttiva UE “Case Green”, nuove tecnologie e fonti energetiche rinnovabili, quale ruolo integrato tra edifici e mobilità, gli ambiziosi obiettivi delle città a emissioni zero e la combinazione tra interventi basati nature-based e risparmio idrico, tenendo conto anche delle opportunità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

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