Le indagini in corso da parte della Commissione europea in merito al mercato fotovoltaico e ai prodotti importati dalla Cina si è conclusa. Il percorso di analisi iniziato a novembre 2012 è terminato e ha permesso di verificare che i produttori cinesi avrebbero avuto accesso a prestiti preferenziali e differenti aiuti per lo svolgimento delle attività .
Le indagini in corso da parte della Commissione europea in merito al mercato fotovoltaico e ai prodotti importati dalla Cina si è conclusa. Il percorso di analisi iniziato a novembre 2012 è terminato e ha permesso di verificare che i produttori cinesi avrebbero avuto accesso a prestiti preferenziali e differenti aiuti per lo svolgimento delle attività .
I produttori di pannelli, moduli e celle avrebbero perciò goduto di programmi fiscali dedicati e si sarebbero avvantaggiati in modo sleale, rispetto ai competitor europei.
In base a quanto stabilito sembra sempre più probabile la stabilizzazione dei dazi imposti dall’UE, particolarmente controversi ma pensati per stabilizzare il mercato.
A seguito delle indagini, sono già attivi dal 6 di agosto 2013 una serie di misure antidumping che contemplano un prezzo minimo e un determinato volume nell’importazione dei pannelli solari di fabbricazione cinese.