La sinergia tra il Comune di Grassobbio e Sorgenia conferma ancora una volta quanto la collaborazione tra energy company ed enti locali possa dare vita a progetti virtuosi che promuovono il rinnovo energetico e l’ecosostenibilità. È con il desiderio di portare avanti un progetto comune che giovedì 5 dicembre 2024 è stato presentato il nuovo impianto fotovoltaico realizzato presso il campo da calcio di Grassobbio, ora alimentato da un nuovo impianto fotovoltaico che è stato installato sulla tribuna principale.
Il progetto permetterà all’impianto sportivo di auto-consumare circa il 50% dell’energia rinnovabile prodotta, abbattendo anche le emissioni di CO2 di ben 22.500 chilogrammi.
All’incontro con la stampa, per la presentazione del nuovo impianto fotovoltaico, hanno preso parte sia coloro che hanno ideato e dato vita al progetto così come i rappresentanti delle istituzioni, che lo hanno fortemente voluto e supportato. Alla presentazione hanno presenziato Claudia Maria Terzi, assessore alle Infrastrutture e Opere Pubbliche della Regione Lombardia, l’Onorevole Giovanni Sanga, presidente di SACBO Spa, Manuel Bentoglio, sindaco di Grassobbio, Francesca Serra, architetto che ha realizzato l’impianto, Mario Mauri, amministratore delegato di Sorgenia Green Solutions, e Fabio Falgari, responsabile costruzioni C&I BT e retail di Sorgenia Green Solutions.
Il connubio tra Sorgenia ed enti locali
Uno degli obiettivi comuni più importanti a livello mondiale prevede una considerevole diminuzione dell’inquinamento da parte di ogni nazione, e questo grazie a interventi mirati volti a una vita dei cittadini così come a un’economia basata sulla sostenibilità e sull’utilizzo di energie rinnovabili. Progetti a lungo termine questi che hanno bisogno di molto tempo per fare in modo che la transazione energetica avvenga totalmente, ma che al contempo necessitano anche di cambiamenti immediati poiché anche il gesto più piccolo e apparentemente “insignificante” può innescare un circolo virtuoso di emulazione che con il tempo può diventare “di massa”.
Un obiettivo questo che era tra quelli che si sono prefissati Sorgenia e il comune di Grassobbio, grazie ai quali i ragazzi (e non solo) residenti in città potranno allenarsi sfruttando l’energia rinnovabile prodotta dall’installazione fotovoltaica. Un impianto da 42 kWp abbinato a un sistema di accumulo che permette di non dover usufruire immediatamente l’energia che viene prodotta, la quale può essere utilizzata in un secondo momento.
Il legame tra le energie rinnovabili e le istituzioni è mai come oggi importante, soprattutto alla luce del processo di transizione energetica che ha preso il via da alcuni anni e che ha come obiettivo sia l’abbattimento dei costi legati all’energia (che in Italia è tra i più alti d’Europa) così come un sistema produttivo in grado di avere un minore impatto sull’ambiente. Produrre e utilizzare energia sostenibile è una necessità sempre più impellente, anche alla luce della costante crescita della richiesta di energia elettrica, oggi utilizzata non solo da famiglie e imprese, ma anche dalle macchine elettriche così come dall’Intelligenza Artificiale.
Il nuovo impianto fotovoltaico di Grassobbio – Il ruolo di Regione Lombardia nell’efficientamento energetico
L’obiettivo di indipendenza energetica è fissato per il 2050 e anche il passo apparentemente più piccolo in realtà è in grado di fare la differenza, dando il via a un circolo virtuoso di emulazione che può riguardare non solo gli enti pubblici ma anche i privati così come le aziende. “Tanti piccoli passi fanno i grandi passi e i grandi cambiamenti” ha sottolineato all’inizio della conferenza l’assessore alle Infrastrutture e Opere Pubbliche della Regione Lombardia, Claudia Maria Terzi. “Il fatto che questo impianto venga realizzato dove c’è l’impianto sportivo ha un valore non solo di risparmio ma anche educativo, poiché i ragazzi che andranno lì a giocare avranno questo riferimento”, ha proseguito Terzi, aggiungendo poi come la grande ricchezza di cui dispone Regione Lombardia metta nelle mani delle amministrazioni una grande incombenza. “Regione Lombardia sconta la sua collocazione geografica. Da una parte ha il patrimonio idrico più importante d’Italia e il bacino di acqua dolce, ovvero il Lago di Garda, che è tra i primi a livello europeo quanto a capacità. Da questo discende naturalmente una grande ricchezza, una grande capacità, ma anche una grande responsabilità poiché questi patrimoni vanno conservati e consegnati alle future generazioni”.
Sebbene la Lombardia non sia tra le regioni più ventose e soleggiate d’Italia, il grande patrimonio idrico presente sul territorio dà comunque la possibilità di generare una quantità di energia idro-elettrica tale da rendere la zona una delle maggiori produttrici di tutta la Penisola. Negli ultimi 10 anni la Regione sta anche facendo degli interventi finanziari (a sostegno dell’attivazione degli enti locali) che hanno due finalità: o produrre in maniera più disponibile l’energia che i vari territori andranno poi a consumare, o consumare meno.
L’aeroporto di Orio e le fonti rinnovabili
Se i cittadini di Grassobbio (e non solo) stanno aderendo alla transizione energetica facendo installare nelle loro abitazioni dei pannelli fotovoltaici in grado di produrre energia sostenibile, anche il vicino aeroporto di Orio al Serio ha voluto fare la sua parte realizzando un “parco fotovoltaico” che entrerà in funzione a inizio 2025 e che consentirà di recuperare più del 10% dell’energia necessaria al funzionamento dello scalo. “Il 55% dell’energia che noi compriamo proviene da fonti rinnovabili, questo per dire che negli ultimi anni ci siamo messi sulla strada che è stata indicata” ha affermato il presidente di SACBO, Giovanni Sanga, rivelando anche come sia già in atto un processo che prevede la sostituzione di tutti i mezzi operativi sullo scalo, facendo sì che questi siano meno impattanti sull’ambiente circostante rispetto a quelli attuali.
Un impegno quello di rendere l’aerostazione di Orio al Serio più ecosostenibile che è stato preso molto sul serio dai dirigenti dello scalo, ben consci di quanto l’aeroporto bergamasco sia invasivo per gli abitanti dei paesi limitrofi sia dal punto di vista del rumore così come per il traffico che spesso si viene a generare nelle arterie principali che collegano e transitano intorno all’aeroporto. “L’utilizzo di energie alternative che possano garantire determinati livelli di sostenibilità è fondamentale, poiché questo aumenta anche le condizioni di vita di coloro che stanno quotidianamente sul territorio”, ha poi concluso il presidente di SACBO.
Un comune virtuoso che punta alla comunità energetica rinnovabile
Un desiderio quello legato al benessere dei cittadini che ha sposato appieno il Sindaco di Grassobbio, Manuel Bentoglio, che già nel 2020 aveva partecipato all’apertura del primo impianto fotovoltaico realizzato da Sorgenia sul territorio. Un connubio quello tra la cittadina lombarda e l’azienda energetica che dura da qualche anno e che non accenna ad avere alcun cedimento ma anzi, al contrario, sembra autoalimentarsi dando vita a un circolo virtuoso ormai inarrestabile. “Stiamo lavorando anche alla costituzione di una comunità energetica rinnovabile”, ha anticipato il sindaco di Grassobbio, fermamente intenzionato a rendere il suo paese molto più green ed ecosostenibile.
Il nuovo impianto fotovoltaico di Grassobbio – L’efficientamento energetico
“In un primo momento non si sapeva se andare a realizzare l’impianto su una nuova tribuna o se utilizzare quella che già c’era e che era dotata di un impianto da 20 kWp, che ora invece ha circa 42 kWp. Questo dimostra l’evoluzione dei pannelli nel corso degli anni” ha spiegato il responsabile costruzioni di Sorgenia, Fabio Falgari, il cui progetto comprende 88 pannelli monocristallini con superfice antiriflesso, due inverter (uno ibrido dedicato alla batterie e uno tradizionale, collegati tra loro per sfruttare al massimo la potenza di entrambi) e un sistema di accumulo da circa 30 kWh che consente di immagazzinare l’energia prodotta durante la giornata, rilasciandola poi in un secondo momento in base alla necessità.
“È importante collaborare con le istituzioni e le amministrazioni, poiché senza di loro il cambiamento energetico non è possibile”, ha sottolineato l’amministratore delegato di Sorgenia Mauro Mauri. Senza il supporto da parte delle amministrazioni comunali, infatti, non verrebbe solo a mancare un grande sostegno nella fase di ideazione e sviluppo dei vari progetti, ma verrebbero anche meno gli spazi (di proprietà dei comuni) dove poter realizzare i nuovi impianti. “Quello che abbiamo fatto a Grassobbio in due mesi è replicabile e lo si può fare in tutti i comuni d’Italia. Immaginate che passi in avanti faremmo verso il tema della transizione” ha affermato Mauri aggiungendo: “Qui stiamo parlando di impianti non grandi, ma localizzati esattamente là dove l’energia si consuma. Questo vale doppio, perché realizzare grandi impianti dove l’energia deve essere poi spostata sulle grandi reti di distribuzione risulta essere meno efficiente. In questo modo invece non si impegnano le reti. Senza contare poi il fatto che non si consuma neanche un metro quadrato del territorio, ma spazi, rispetto i quali non si potrebbe fare null’altro di più costruttivo rispetto a questo”.