L’APESF, associazione portoghese delle imprese fotovoltaiche, denuncia il grave attacco messo in atto dal Governo nei confronti del comparto fotovoltaico, soprattutto per quanto riguarda gli impianti residenziali e di piccola taglia. Le misure, annunciate il 26 dicembre, sono state immediatamente rese operative, in data primo gennaio 2014.
L’APESF, associazione portoghese delle imprese fotovoltaiche, denuncia il grave attacco messo in atto dal Governo nei confronti del comparto fotovoltaico, soprattutto per quanto riguarda gli impianti residenziali e di piccola taglia. Le misure, annunciate il 26 dicembre, sono state immediatamente rese operative, in data primo gennaio 2014.
L’amministrazione ha aggiornato le aliquote tariffarie e ha tagliato in modo consistente gli incentivi Feed-In riservati agli impianti fino a 3,68 kW e alle strutture fino a 250 kW. È stato imposto un tetto di 11,45 MW relativamente alla capacità da aggiungere nel 2014, adottando progetti che ricevono una tariffa feed in di 66 Euro/MWh per i primi 8 anni e di 145 Euro/MWh per i successivi 7 anni. Alle strutture per la mini-generazione sono stati assegnati 30,35 MW di capacità disponibile. In questo caso la tariffa è stata a 106 Euro/MWh per l’intero periodo di 15 anni.
Secondo l’APESF una simile revisione, analogamente al recente rincaro dei moduli fotovoltaici, ridurrà notevolmente l’interesse dei piccoli installatori e dei privati, scoraggiando l’installazione di nuovi impianti.