Ernst&Young pubblicano i risultati della ricerca Renewable energy country attractiveness index e rendono disponibili un particolareggiato studio in merito ai mercati più attraenti e competitivi per quanto riguarda il segmento delle rinnovabili.
Ernst&Young pubblicano i risultati della ricerca Renewable energy country attractiveness index e rendono disponibili un particolareggiato studio in merito ai mercati più attraenti e competitivi per quanto riguarda il segmento delle rinnovabili.
L’analisi fa seguito a due anni di continue difficoltà per le energie sostenibili e prende in esame 40 Paesi, per il comparto fotovoltaico, l’Italia si posiziona all’undicesimo posto nella graduatoria, guadagnando una posizione rispetto allo scorso anno.
Nonostante il trend positivo, è bene ricordare che nel 2011 il nostro Paese rientrava tra i primi cinque in classifica, grazie anche agli incentivi del Conto Energia. Gli incentivi statali in vigore potrebbero dare nuovo impulsato al mercato, soprattutto al comparto fotovoltaico. Di fatto, in virtù delle detrazioni attive e dei costi della materia prima, investire in questo settore risulta particolarmente redditizio e più conveniente che in altri Paesi che si posizionano nella fascia alta della classifica, come per esempio la Germania.
Se, da un lato, il solare fotovoltaico dovrà guadagnare ulteriori quote, per una maggiore sostenibilità futura, dall’altro, il settore della geotermia, come conferma lo studio Ernst&Young si posiziona molto bene, al quarto posto.
Molto più difficile e in salita la strada per l’eolico italiano, decisamente meno attraente per gli investitori rispetto ad altri Paesi e posizionato al 22esimo posto.
Nel complesso, l’instabilità politica e la difficoltà di fare impresa scoraggiano gli investitori, che tendono a orientarsi verso mercati più dinamici e aperti, come quello cinese, statunitense e tedesco.