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Pannelli fotovoltaici: innovazione, efficienza e mercato

Dicembre 1, 2025
Nicola Martello

Il panorama tecnologico dei pannelli fotovoltaici si è arricchito negli ultimi anni di soluzioni che spingono l’efficienza oltre i limiti tradizionali. Le celle PERC (Passivated Emitter Rear Contact) migliorano l’assorbimento della luce, mentre i moduli TOPCon e HJT raggiungono rendimenti superiori al 22%. Queste tecnologie rappresentano oggi lo standard per installazioni che richiedono alte prestazioni in spazi limitati.

Le celle a eterogiunzione (HJT) dei pannelli fotovoltaici combinano silicio cristallino e strati sottili, garantendo efficienze del 22 – 23% e una maggiore resistenza alle alte temperature con un coefficiente di circa -0,24%/°C. È un aspetto cruciale per il clima mediterraneo italiano, dove le temperature estive possono penalizzare significativamente i pannelli tradizionali.

Particolare interesse suscitano i pannelli fotovoltaici bifacciali, in grado di catturare la luce sia dalla parte frontale sia posteriore, aumentando la produzione di energia fino al 20% rispetto ai pannelli tradizionali. Questa tecnologia risulta particolarmente efficace negli impianti a terra o su tetti piani con superfici riflettenti, dove la luce diffusa può essere sfruttata anche dal lato posteriore del modulo.

Sul fronte dell’innovazione più avanzata, i nuovi pannelli fotovoltaici in perovskite-silicio tandem raggiungono efficienze superiori al 30%, contro il 20 – 22% dei pannelli standard. La collaborazione tra 3SUN (Enel) e CEA-INES ha portato nel 2025 a una cella tandem con efficienza certificata del 30,8%, confermando l’eccellenza italiana nella ricerca fotovoltaica.

Installazioni residenziali: quando lo spazio è limitato

Il segmento residenziale, che comprende impianti fino a 20 kW, rappresenta una quota significativa del mercato. Da gennaio a settembre 2025 sono stati installati oltre 2,4 GW nel settore residenziale, nonostante il rallentamento dovuto alla fine del Superbonus.

Per le abitazioni private, la scelta ricade tipicamente su pannelli fotovoltaici monocristallini ad alta efficienza, che permettono di massimizzare la produzione energetica anche su superfici relativamente ridotte. I pannelli monocristallini offrono il massimo rendimento con efficienza superiore al 22%, risultando ideali per chi ha poco spazio disponibile.

L’azienda Stonepine, operativa in Italia da 10 anni, propone soluzioni come i SunPower Maxeon 6 con efficienza superiore al 22,5% e garanzia di 40 anni. Questi moduli rappresentano la scelta ideale per tetti a falda esposti a sud, che hanno prestazioni molto elevate al massimo delle loro potenzialità con il presentarsi delle condizioni meteo ottimali.

Per contesti dove l’estetica è vincolante, esistono soluzioni specifiche. Il pannello fotovoltaico rosso da 405 W TOPCon, prodotto disponibile attraverso distributori come Duowatt, si distingue per il colore tegola che permette l’integrazione discreta nei tetti tradizionali, particolarmente apprezzato nei centri storici soggetti a vincoli paesaggistici.

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Tetti piani e tetti a falda: strategie installative differenti

La tipologia del tetto determina in modo sostanziale la strategia di installazione. I pannelli fotovoltaici richiedono circa 8 mq per ogni kW su tetto inclinato e 24 mq su tetto piano o su terreno, una differenza che impatta significativamente sulla progettazione dell’impianto.

Per i tetti piani, si utilizza il sistema a zavorre in cemento per non deteriorare o produrre danni sugli strati di finitura della copertura come guaine bituminose impermeabilizzanti. Questo sistema prevede l’installazione delle zavorre, la posa dei pannelli sulle stesse e il loro fissaggio, con inclinazioni variabili da fino a un massimo di 35°.

Sui tetti a falda, la modalità più diffusa resta l’installazione per sovrapposizione, che consiste nell’installare i pannelli fotovoltaici sopra il tetto già esistente, come tegole o ardesie. Questa tipologia è la più comune perché comporta prezzi più bassi e rischi minori di problemi di impermeabilizzazione rispetto ai sistemi integrati.

Per i tetti in tegole esistono diverse opzioni di fissaggio senza forare, come adesivi strutturali o ganci speciali che si agganciano alle creste delle tegole stesse, consentendo di mantenere l’integrità del tetto senza comprometterne la resistenza. Una soluzione particolarmente apprezzata da aziende installatrici come NWG Italia che opera sul territorio nazionale.

Impianti commerciali e industriali: la scala fa la differenza

Il comparto commerciale e industriale presenta esigenze diverse. La nuova potenza installata nel 2025 si concentra principalmente in tre fasce: 20 – 200 kWp per piccole e medie imprese, 200 kW – 1 MW per stabilimenti produttivi o capannoni industriali, e 1 – 10 MW per progetti più articolati scelti da aziende energivore.

Per questa tipologia di installazioni, aziende come Sunprime sviluppano e gestiscono impianti fotovoltaici su coperture industriali e terreni non produttivi a partire da 350 kWp. Attraverso modelli come la cessione del diritto di superficie trentennale (PPA), permettono ai proprietari di valorizzare superfici sottoutilizzate con tecnologie fotovoltaiche di ultima generazione senza sostenere costi iniziali.

Per i grandi impianti industriali, l’efficienza dei moduli diventa ancora più critica. Le strutture vetro-vetro risultano più resistenti e longeve rispetto ai moduli tradizionali, garantendo prestazioni stabili anche dopo decenni di esercizio in condizioni ambientali difficili.

fissaggio pannelli fotovoltaici

Utility scale: il fotovoltaico diventa centrale elettrica

Il settore utility scale, con impianti superiori a 1 MW, ha registrato un incremento del 163% nel 2024, con 3.045 MW connessi rispetto ai 1.157 MW del 2023. Questa crescita esplosiva evidenzia la maturità raggiunta dal settore nella realizzazione di grandi impianti a terra.

Per queste installazioni, le strutture per pannelli fotovoltaici a terra rappresentano la soluzione più adatta per ampi spazi non utilizzati quali campi ed ex terreni agricoli. I materiali impiegati come acciaio inox e acciaio zincato garantiscono maggiore resistenza agli agenti atmosferici e maggiore durata, assicurando stabilità e sicurezza.

Una variante particolarmente interessante è rappresentata dall’agrivoltaico. I sistemi agrivoltaici utilizzano pannelli fotovoltaici sopraelevati oppure semi-trasparenti, che, oltre a generare elettricità, consentono la crescita delle colture sottostanti, creando un equilibrio tra produzione agricola ed energetica. In Italia è stimata una capacità operativa di 200 – 300 MW entro fine 2026 per questa tecnologia innovativa.

BIPV: il fotovoltaico diventa architettura

Il fotovoltaico integrato negli edifici (BIPV – Building Integrated Photovoltaics) rappresenta la frontiera più innovativa del settore. Il mercato globale del BIPV, stimato in 23,18 miliardi di dollari nel 2023, dovrebbe raggiungere 95,41 miliardi di dollari entro il 2030.

In Italia, realtà come Chirenti Group stanno sviluppando soluzioni BIPV made in Italy. La tecnologia BIPV consente di incorporare nei rivestimenti degli edifici celle fotovoltaiche integrate in vetro temprato e stratificato, personalizzabili come design, colore e dimensioni, che non solo si integrano nell’estetica degli edifici ma catturano la luce solare trasformandola in elettricità.

Le finestre fotovoltaiche producono energia solare senza compromettere troppo la trasparenza, mentre le tegole solari si integrano nei tetti senza bisogno di pannelli aggiuntivi. Soluzioni che permettono di trasformare l’intera superficie dell’edificio in un generatore di energia.

Per le facciate, i pannelli fotovoltaici possono ridurre la quantità di calore solare che entra nell’edificio durante le giornate calde, aiutando a mantenere una temperatura interna confortevole e riducendo la necessità di sistemi di raffreddamento.

pannelli fotovoltaici

Costi e ritorno dell’investimento

I pannelli fotovoltaici di ultima generazione con efficienze elevate (20 – 24%) costano in media 120 – 340 euro IVA esclusa. I pannelli più efficienti viaggiano attorno a 0,135 euro/Wp, con una leggera tendenza al ribasso (-3,6% a giugno 2025).

Per un impianto residenziale standard, un impianto fotovoltaico di ultima generazione da 3 a 6 kW in Italia nel 2025 ha un costo totale di 4.500 – 11.850 euro a seconda della presenza o meno di accumulo, con un ROI annuo tra 10% e 18% e un tempo di recupero di 5 – 8 anni.

Realtà come Valore Solare, con quasi 8.000 installazioni in tutta Italia, offrono consulenza sugli incentivi fiscali disponibili nel 2025, che comprendono la detrazione del 50% (Ecobonus) per l’installazione di impianti fotovoltaici con o senza accumulo se integrati con interventi di riqualificazione energetica.

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