First Solar ha inaugurato il suo nuovo stabilimento produttivo completamente integrato verticalmente a Iberia Parish, in Louisiana. L’impianto da 1,1 miliardi di dollari si estende su una superficie di circa 2,2 milioni di metri quadrati e l’attività produttiva è iniziata a luglio 2025, con diversi mesi di anticipo rispetto al previsto. L’accelerazione dei tempi è stata determinata dall’approvazione del One Big Beautiful Bill Act e dalle politiche commerciali dell’amministrazione Trump, che hanno catalizzato la domanda di tecnologia solare di fabbricazione americana, pienamente conforme alle linee guida previste dalle Foreign Entities of Concern (FEOC). Lo stabilimento, che non dipende dalle catene di fornitura cinesi di silicio cristallino, produce i moduli First Solar Serie 7 utilizzando materiali americani, tra cui vetro proveniente dall’Illinois e dall’Ohio, e acciaio prodotto in Mississippi e trasformato in backrail in Louisiana.
Secondo un’analisi dell’impatto economico condotta dall’Università della Louisiana a Lafayette e commissionata dall’Autorità per lo Sviluppo Economico di Iberia (IEDA), si prevede che il nuovo stabilimento aumenterà il Prodotto Interno Lordo (PIL) di Iberia Parish del 4,4% nel suo primo anno completo di attività a piena capacità. I ruoli di produzione presso lo stabilimento offrono un pacchetto retributivo medio di 90.000 dollari all’anno, più di tre volte il reddito pro capite di Iberia Parish.
Mark Widmar, amministratore delegato di First Solar
Questo è più di un semplice stabilimento produttivo. È un impegno per il predominio energetico americano, l’elettricità a prezzi accessibili, la crescita e la prosperità. Producendo tecnologie energetiche competitive in America con materiali americani, creando al contempo posti di lavoro americani, stiamo dimostrando che la reindustrializzazione statunitense non è solo una tesi, ma una realtà operativa.
La fabbrica high-tech è supportata dall’intelligenza artificiale, che utilizza la visione artificiale e il deep learning per rilevare automaticamente i difetti nei pannelli solari durante la produzione, mentre tecnici e operatori sfruttano strumenti basati sull’AI per apportare modifiche operative e guidare il processo decisionale.
Kuntal Kumar Verma, direttore di produzione di First Solar
Questo è senza dubbio uno degli stabilimenti di produzione di energia solare più avanzati al mondo e rappresenta il meglio dell’innovazione manifatturiera americana. Insieme agli stabilimenti gemelli in Ohio e Alabama, questa fabbrica dimostra come l’AI possa essere sfruttata per aiutare i lavoratori americani a raggiungere il loro pieno potenziale. La nostra flotta dimostra che l’intelligenza artificiale può contribuire a realizzare guadagni di produttività che ci consentono di superare la concorrenza in termini di innovazione e di gestire le nostre attività in modo più intelligente, efficace e rapido.
Il più grande sito di produzione e ricerca e sviluppo
Lo stabilimento della Louisiana fa parte di quello che è già il più grande sito di produzione e ricerca e sviluppo (R&S) di tecnologia solare nell’emisfero occidentale e comprende tre stabilimenti di produzione completamente integrati verticalmente in Ohio e uno in Alabama, oltre a centri di R&S in Ohio e California. La scorsa settimana, l’azienda ha annunciato un investimento in una nuova linea di produzione a Gaffney, nella Carolina del Sud, per l’onshore dei processi di produzione finale per i moduli Serie 6 avviati dalla sua flotta internazionale. Complessivamente, l’azienda, che prevede di impiegare direttamente oltre 5.500 persone negli Stati Uniti entro la fine del 2026, avrà investito circa 4,5 miliardi di dollari in infrastrutture di produzione e R&S americane dal 2019.
Con sede produttiva negli Stati Uniti dal 2002, First Solar è l’azienda leader nel settore della tecnologia e produzione di energia solare fotovoltaica del Paese. È l’unico tra i maggiori produttori di energia solare al mondo ad avere sede negli Stati Uniti. Entro il 2027, la Società prevede di supportare oltre 30.000 posti di lavoro diretti, indiretti e indotti in tutto il Paese, che si stima rappresentino più di 3 miliardi di dollari di reddito da lavoro.