Secondo le stime del National Renewable Energy Laboratory (NREL), l’apporto del fotovoltaico distribuito americano potrebbe diventare particolarmente rilevante entro pochi anni.
Secondo le stime del National Renewable Energy Laboratory (NREL), l’apporto del fotovoltaico distribuito americano potrebbe diventare particolarmente rilevante entro pochi anni.
Gli esperti evidenziano come gli impianti fotovoltaici installati presso famiglie e imprese potrebbero costituire tra il 32% e il 49% del totale, per quanto riguarda la generazione distribuita negli USA, entro il 2020.
L’analisi, raccolta nel report “Shared Solar: Current Landscape, Market Potential, and the Impact of Federal Securities Regulation” mette in risalto l’attuale disponibilità di modelli di business e di ambienti normativi negli Stati Uniti che non favoriscono l’accesso a una parte significativa dei potenziali clienti del sistema fotovoltaico.
Calcolando che circa il 48-49% delle famiglie e delle imprese hanno la possibilità di installare un impianto fotovoltaico di proprietà, NREL sottolinea come le regole di business per i prossimi anni potrebbero cambiare in favore di uno schema che predilige un accesso distribuito all’energia prodotta.
Si tratterebbe di un cambiamento drastico, che segue modelli commerciali dirompenti, seguendo una politica di mappatura territoriale dei singoli soggetti, tra chi produce e chi riceve energia.
NREL conclude le proprie analisi con una previsione per i prossimi 5 anni. Se le adeguate modifiche normative saranno messe in atto, il solare condiviso potrà generare una ulteriore crescita della capacità cumulativa del Paese, raggiungendo gli 11 GW entro il 2020.