Gli studiosi dell’Università di Linköping, Svezia, in collaborazione con l’Accademia cinese della scienza, CAS, hanno sviluppato una piattaforma fotovoltaica polimerica senza fullereni.
Gli studiosi dell’Università di Linköping, Svezia, in collaborazione con l’Accademia cinese della scienza, CAS, hanno sviluppato una piattaforma fotovoltaica polimerica senza fullereni.
Si tratta di una importante evoluzione di questo tipo di architettura che, da sempre, ha basato il proprio funzionamento sulla presenza di queste molecole di carbonio sferiche superconduttive.
All’interno della struttura tipo, i fullereni sono i responsabili della scissione dei portatori di carica, consentono di incrementare l’efficienza generale del sistema, ma sono, per contro, sottoposti a un rapido degrado.
Per tale motivo e per una certa instabilità operativa alle alte temperature, si è lavorato per sviluppare una piattaforma priva di questi elementi. Una piattaforma che oggi esiste grazie al team del CAS e che adotta una precisa combinazione di polimeri PBDB-T e molecole ITIC. Tale struttura è stata in grado di assicurare un’efficienza di conversione dell’11%, un valore di tutto rispetto considerando il settore d’applicazione.
Queste celle polimeriche del futuro potranno essere realizzata secondo una tecnologia di stampa roll-to-roll, in grado di assicurare un ridotto time-to-market e costi contenuti.