Non si è fatto attendere il commento di Italia Solare in merito a quanto recentemente confermato dalla Corte Costituzionale sullo “Spalma Incentivi”.
Non si è fatto attendere il commento di Italia Solare in merito a quanto recentemente confermato dalla Corte Costituzionale sullo “Spalma Incentivi”.
Secondo l’associazione, che si dichiara sorpresa e incredula, la decisione della Consulta va a minare ulteriormente la credibilità dell’Italia “come nazione dove investire”.
Paolo Rocco Viscontini, Presidente di Italia Solare
Contestiamo la decisione della Corte Costituzionale, che non solo non condividiamo ma che ci sorprende. D’ora in avanti non ci potrà più essere fiducia nelle leggi dello Stato sulle quali cittadini e imprese fanno delle scelte di investimento. Abbiamo notizia di diversi investitori che all’indomani della decisione della Corte Costituzionale hanno deciso di interrompere le loro attività in Italia.
Aspettiamo le motivazioni per capire le ragioni che hanno portato a questa scellerata e ingiusta decisione ma rimane il fatto che in Italia gli operatori del fotovoltaico e proprietari di impianti sono costantemente sotto attacco, da ogni livello istituzionale.
La Corte Costituzionale non ha tenuto in considerazione quelle migliaia di realtà aziendali che con il taglio degli incentivi si sono trovate in serie difficoltà, non riuscendo a rimborsare le rate alle banche. Si è dimenticato che i produttori di energia da fonte fotovoltaica non sono “speculatori”, ma coloro che hanno permesso all’Italia di raggiungere gli obiettivi vincolanti di produzione di energia da fonte rinnovabile stabiliti dall’Unione Europea.