Fine anno, tempo di analisi consuntive, ne parliamo con Alberto Pinori, Direttore Generale di Fronius Italia, che analizza le attività svolte sinora e traccia i piani 2018.
Fine anno, tempo di analisi consuntive, ne parliamo con Alberto Pinori, Direttore Generale di Fronius Italia, che analizza le attività svolte sinora e traccia i piani 2018.
– Come si posiziona Fronius, oggi, sul mercato italiano e globale? (quote, tendenze di mercato)
In Italia i player del mercato per quanto riguarda gli inverter sono ormai quattro: Fronius, ABB, SMA e Solaredge. Fronius negli ultimi anni ha incrementato la propria quota, soprattutto nel segmento residenziale, commerciale ed industriale fino a 1 MW. Siamo sicuramente fra i primi 2 del settore. È difficile dare dei numeri esatti, poiché abbiamo dei dati precisi forniti da Terna sui nuovi impianti, ma non esistono dati relativi alla quota di revamping.
Siamo fortemente presenti in Europa, in Messico, Brasile e Australia, e stiamo puntando fortemente su Stati Uniti, Canada ed Emirati Arabi.
– Il 2017 sta per concludersi, quali bilanci potete fare?
Il bilancio è positivo, siamo cresciuti di un 30% rispetto al 2016 e continuiamo nelle nostre attività sul campo attraverso un programma ben definito e una squadra ben affiatata.
– Quali osservatori privilegiati del mercato, qual è stato l’andamento del fotovoltaico italiano?
Il mercato ha toccato il suo minimo nel 2014, da allora è in graduale ma costante crescita. Il segmento residenziale fino a 10kW rappresenta ormai uno zoccolo duro del mercato.
Ci aspettiamo che i nuovi strumenti fiscali pensati per il segmento commerciale e industriale possano dare l’aumento sperato nella fascia da 50 a 500kW.
– Quali sono gli obiettivi di crescita per il medio periodo? Quali strategie adotterete per accelerare la crescita nel 2018?
Non riteniamo necessario stravolgere o modificare la nostra politica commerciale e la nostra strategia in maniera continuativa. Il 2018 rappresenta per Fronius in Italia un anno di consolidamento con una crescita pari al mercato proponendo ai nostri clienti le soluzioni di storage, inverter per revamping e prodotti per il residenziale, il commerciale e l’industriale.
– Quali sono i mercati che andate a indirizzare con maggiore priorità? Perché?
Ci indirizzeremo sulla fascia da 50 a 500kW, quindi il segmento commerciale/industriale. Riteniamo possa avere la maggiore crescita su questo segmento, intendiamo sviluppare efficaci collaborazioni con istituti di credito e partner tecnologici per dare ai nostri clienti soluzioni su misura