Intervistiamo l’Ing. Vito Zongoli, Managing Director di SENEC, che ci racconta l’evoluzione del brand nel corso del 2019 e le prospettive per il prossimo anno.
Intervistiamo l’Ing. Vito Zongoli, Managing Director di SENEC, che ci racconta l’evoluzione del brand nel corso del 2019 e le prospettive per il prossimo anno.
– Come si posiziona SENEC, oggi, sul mercato italiano e globale?
Fin dall’acquisizione da parte dell’utility EnBW a metà 2018, la nostra azienda sta vivendo uno sviluppo inarrestabile. Da poco abbiamo annunciato la vendita di 10.000 pezzi della nuova serie V2.1 del nostro sistema d’accumulo SENEC.Home ed il raggiungimento di una quota di mercato del 14% in Germania.
Anche in Italia stiamo registrando una crescita importante, il numero di sistemi venduti quest’anno è cinque volte superiore a quello dell’anno scorso. I clienti italiani apprezzano sempre più anche la nostra offerta energetica SENEC.Cloud, a conferma che si sta facendo strada un nuovo modo di vivere e pensare l’energia. Un modo che parla di autonomia, sostenibilità, flessibilità e maggiore consapevolezza.
– Il 2019 sta per concludersi, quali bilanci potete fare? Quale osservatore privilegiato, quali cambiamenti state registrando a livello di mercato, ma anche presso partner e clienti?
Una delle principali novità che ha riguardato il nostro settore nel 2019 è stata la cessione del credito d’imposta. Siamo stati tra i primi a concedere tale possibilità e ci aspettavamo un effetto volano importante per il mercato, ma tale effetto non si è verificato, anche a causa delle lungaggini burocratiche che esso comporta.
Per il momento il mercato dell’accumulo resta ancora appannaggio di poche decine di installatori che lo propongono in modo pro-attivo. Quest’anno abbiamo sicuramente registrato un maggiore interesse verso il tema, sia da parte degli installatori che dei clienti finali, ma esso si assesta più su un livello esplorativo che decisionale. Il prezzo, nonostante gli incentivi fiscali, resta ancora lo scoglio maggiore, unito ai timori e falsi miti sulla scarsa durata delle batterie. Per questo in Italia quest’anno abbiamo proposto, ad esempio, l’estensione di garanzia fino a 20 anni.
Il mercato tuttavia è destinato a vivere una brusca spinta verso l’alto: sulla base delle stime presentate da Terna alla recente fiera Key Energy di Rimini, la rete elettrica italiana si avvia verso il collasso se non si provvederà, nei prossimi 10 anni, ad opportuni rimedi per lo sbilanciamento che sta subendo a causa dell’aumento della quota di fonti rinnovabili nel mix energetico e dell’aumento dei consumi elettrici.
Nelle previsioni di Terna, questi rimedi dovranno consistere nell’installazione di 15 GWh di sistemi di accumulo entro il 2030. Ciò significa che l’Italia diventerà molto probabilmente il primo mercato mondiale dell’accumulo.
– Quali sono gli obiettivi di crescita per il medio periodo? Quali strategie adotterete per accelerare la crescita nel 2020?
Date le previsioni appena citate, nel 2020 continueremo a concentrarci principalmente sul settore residenziale, con l’obiettivo di mantenere il nostro posizionamento tra i protagonisti del mercato dell’accumulo italiano.
Nei primi mesi dell’anno è previsto il lancio del nostro nuovo sistema ibrido SENEC.Home V3, in modo da coprire in maniera ancora più ampia le esigenze dei potenziali clienti.
Abbiamo inoltre recentemente siglato un accordo con EPQ, uno dei principali operatori italiani nell’ambito della flessibilità energetica, per consentire ai nostri clienti di prendere parte alle UVAM (Unità Virtuali Aggregate Miste) e partecipare al prossimo mercato dei servizi di rete.
La possibilità di offrire servizi di bilanciamento alla rete sarà infatti un’importante discriminante nella scelta del sistema di accumulo nei prossimi anni e su questo punto vogliamo essere all’avanguardia, come lo siamo stati in Germania negli anni in cui questo servizio è stato di attualità in quel mercato.
– Quali sono i mercati che andate a indirizzare con maggiore priorità? Perché?
Nel 2019 abbiamo equamente diviso le risorse investite tra mercato B2B, con un target costituito primariamente dagli installatori, e B2C (utenti finali).
Nel primo caso, ci siamo focalizzati maggiormente sulla formazione non solo tecnica ma anche commerciale, organizzando seminari in aula e webinar online, e questa è una strada che intendiamo continuare anche nel nuovo anno. Stiamo sviluppando anche una serie di strumenti utili per agevolare l’installatore nella configurazione e strutturazione dell’offerta al loro cliente.
Al team SENEC inoltre si aggiungeranno presto 2 nuovi area manager, che potranno presidiare in maniera ancor più forte tutto il territorio italiano.
Anche nell’ambito della comunicazione B2C proseguiremo il percorso avviato quest’anno, che consiste nel creare contenuti di carattere informativo ed educativo per gli utenti finali: articoli del nostro blog, guide, newsletter dedicate. Per ampliare la domanda dobbiamo infatti stimolare l’interesse del pubblico ed una maggiore consapevolezza sui temi dell’autonomia energetica e della sostenibilità ambientale.