Giugno 16, 2020

Redazione

Agro-fotovoltaico, l’evoluzione dei PPA e le analisi di EGO

Moroni&Partners fa il punto sui risultati del recente webinar relativo allo sviluppo dell’agro-fotovoltaico: grande interesse e potenzialità enormi per il settore.

Moroni&Partners fa il punto sui risultati del recente webinar relativo allo sviluppo dell’agro-fotovoltaico: grande interesse e potenzialità enormi per il settore.
Circa 200 persone hanno partecipato al webinar “Sviluppo e agro-fotovoltaico: sostenibilità e bancabilità del nuovo primario” dell’11 giugno. È stata una interessante occasione per comprendere le potenzialità di sviluppo del settore fotovoltaico post-pandemia.

Il webinar ha fatto intravedere segnali di ottimismo, le criticità maggiori ad oggi sono infatti dovute agli aspetti burocratici e di autorizzazione, e non alla mancanza di capitali e di interesse da parte degli investitori. A questo si aggiunge un maggior sensibilità nei confronti dell’energia green e un abbassamento dei prezzi della tecnologia.

La combinazione di produzione agricola e produzione di energia sullo stesso terreno rappresenta infatti un’interessante opportunità sia per le aziende agricole, che possono differenziare il loro business e valorizzare meglio parte dei terreni mantenendo l’attenzione alla coltivazione, sia per i produttori di energia che possono ottimizzare costi di gestione e di manutenzione attraverso l’affidamento di una parte delle attività al partner agricolo.

L’evento è stato l’occasione per un’analisi dettagliata, a cura di EGO, della situazione presente e futura del mercato elettrico alla luce della recente emergenza sanitaria ed economica, nel corso della quale si è verificato un calo dei consumi di energia elettrica. In particolare, nel mese di marzo c’è stata una riduzione di circa il 10% rispetto a marzo 2019, che è arrivato al 17% nel mese di aprile – rispetto ad aprile 2019 – per poi risalire nel mese di maggio in cui si è tornati a meno 10% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Più critico l’effetto sul prezzo dell’energia, fortemente influenzato oltre che dal calo dei consumi dal prezzo del gas, che ha registrato nel periodo marzo-maggio 2020 un calo del 50% nei confronti del prezzo medio del 2019.
Gli effetti positivi comunque ci sono stati, sintetizzabili in un forte calo nel consumo di idrocarburi e di carbone con conseguente riduzione delle emissioni di CO2, il che fa pensare che l’emergenza COVID possa essere considerata un elemento di accelerazione verso la decarbonizzazione.

Stefano Cavriani, direttore e fondatore di EGO Energy
Durante la fase tre dell’emergenza stiamo assistendo a una graduale ripresa dei consumi, con prezzi spot che rimangono sempre molto bassi e con prospettive di parziale risalita solo verso fine anno. Prevediamo infatti un prezzo medio di base load sull’intero 2020 di circa 36,00 Euro/MWh, nettamente inferiore al minimo storico (da quando nel 2004 è stata istituita la Borsa Elettrica) registrato nel 2016: 42,78 Euro/MWh.
Tutto questo ha un impatto significativo sui PPA, per i quali è necessario prevedere formule contrattuali più articolate: non più soltanto prezzo fisso ma anche prezzo variabile con cap & floor oppure floor + profit-sharing, piuttosto che formule che prevedono un prezzo variabile nel periodo iniziale e un fixing successivo, o eventualmente con meccanismo di «accumulo» di riserva economica in caso di significativi scostamenti di prezzo sfavorevoli per una o per l’altra Parte.
Per quanto riguarda la partecipazione delle FER non programmabili al mercato elettrico avranno un ruolo importante gli accumuli e sempre di più servirà attrezzarsi per gestire gli impianti rinnovabili come elementi attivi del sistema (e non solo passivi).

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