Giugno 25, 2021

Daniela Rimicci

Transizione ecologica, intervista a Daniele Iudicone

Abbiamo intervistato Daniele Iudicone, Cofondatore di IMC Holding, per parlare dei passi necessari per avviare la transizione ecologica e la decarbonizzazione in Italia.

Abbiamo intervistato Daniele Iudicone, Cofondatore di IMC Holding, per parlare dei passi necessari per avviare la transizione ecologica e la decarbonizzazione in Italia.

– Un veloce sguardo a IMC Holding, ci racconta come si posiziona la società? Come prosegue la crescita dei brand Adattiva e Fotovoltaico Semplice?
Da sempre ci posizioniamo con il nostro brand Fotovoltaico Semplice per la gestione completa di impianti solari, con anche pompe di calore, nell’ambito delle ville unifamiliari o plurifamiliari, con molte migliaia di installazioni in tutta Italia.
Dal 2018 abbiamo ampliato il nostro raggio di azione con il brand Adattiva, volto a fornire una soluzione di gas e luce complementare al fotovoltaico, con l’obiettivo di offrire un servizio a 360° al cliente. In questo modo i clienti possono avere oggi un unico interlocutore che li segue, sia in ambito di energia rinnovabile, sia di energia in acquisto dalla rete, con il pacchetto “Paga quello che consumi”, affinché gli utenti non abbiano più sorprese in bolletta.

Nell’ultimo anno il gruppo sta avendo un grande successo, in termini di riscontro dei clienti, grazie al Superbonus. Questa manovra di Governo, che supporta utenti e imprese, è un acceleratore importante della transizione energetica in atto. All’interno del nostro pacchetto di offerta in bundle, infatti, abbiamo aggiunto l’“evento trainante” grazie alla possibilità di installare una pompa di calore e poter, quindi, fornire al cliente un impianto completo per generare energia verde, riducendo così l’investimento economico da affrontare.

Per sfruttare e gestire al meglio il Superbonus, abbiamo avviato partnership importanti con banche e istituti assicurativi e finanziari per la parte di cessione del credito. L’obiettivo, raggiunto, è quello di dare al cliente tutto il supporto necessario senza oneri particolari a suo carico. Non solo, in questo senso siamo diventati degli esperti anche per quanto riguarda le pratiche ENEA, il cliente si affida a noi in toto: abbiamo a oggi concluso più di un migliaio di impianti.

– La transizione ecologica nel nostro Paese è ormai un dato di fatto, cosa è stato fatto fino a oggi? E cosa può fare IMC Holding?
A oggi il Superbonus e il Decreto Semplificazioni, che ha ridotto la burocrazia correlata al bonus, sono gli interventi che in modo effettivo ed efficace stanno guidando la transizione ecologica. Si tratta di manovre ‘grandiose’: offrono a tutta la filiera (dagli utenti a noi operatori) il credito del bonus garantito e accelerano l’adozione del fotovoltaico da parte di un numero di italiani in continua crescita. Per gli operatori è importante sfruttare questa opportunità al meglio: il business aumenta, l’energia del Paese è sempre più green. Basti pensare che il nostro fatturato è triplicato e che abbiamo liste d’attesa per l’avvio di nuove pratiche impiantistiche, poiché fatichiamo a trovare installatori disponibili.
Con un assist di questo tipo, ciò che stiamo facendo, e continueremo a fare, è legato soprattutto al coinvolgimento delle persone e alla formazione di figure professionali sul territorio.

Transizione ecologica, intervista a Daniele Iudicone

– Il Belpaese gode di una posizione strategica e di un abbondante mix di fonti rinnovabili da sfruttare. Secondo la sua opinione, quali passi sono di primaria importanza per favorire la crescita delle rinnovabili e decarbonizzare il Paese?
Il passo più importante è stato fatto: l’avvio del Superbonus. Il secondo passo, semplificare è stato anch’esso fatto. Dal lato del legislatore non vedo altro che mantenere la linea intrapresa: prolungare ed estendere le misure già adottate per favorire, tra gli altri, anche il settore della generazione di energia pulita. Se così andasse, nel giro di qualche anno, con i livelli di crescita attuali, un’Italia delle rinnovabili potrebbe illuminare l’Europa intera e decarbonizzare in modo reale l’intero Paese!

A noi operatori spetta il pieno sfruttamento delle misure in essere e il mantenimento di un alto il livello di comunicazione con le persone riguardo ciò che succede. Talvolta occorre rassicurarle, fornendo loro tutte le informazioni necessarie e il supporto totale nella gestione delle pratiche.
Parallelamente, le imprese devono continuare a formare professionisti, termoidraulici e impiantisti fotovoltaici, eliminando la necessità di ‘importarli’ dall’estero: oggi più che mai sarebbe necessario in questo senso anche un supporto a livello governativo.

– Ognuno, nel proprio “piccolo”, può contribuire alla svolta green. L’installazione di impianti a rinnovabili e sistemi di accumulo, per cominciare, può rappresentare un passo importante. Come è possibile rendere cittadini e piccole imprese davvero protagonisti di questo momento unico, tra incentivi non sempre chiari e burocrazia complessa?
La burocrazia è ancora certamente complessa, ma meno rispetto al periodo di lancio del Superbonus. Per rendere cittadini e imprese protagonisti, gli operatori, come Fotovoltaico Semplice, devono offrire un servizio ‘chiavi in mano’, dove è l’azienda a interfacciarsi con tutti gli attori riguardo tutte le attività correlate all’installazione di un impianto, offrendo al contempo tutte le garanzie. Il lavoro da continuare è quello di mantenere alto il livello di comunicazione: noi, per esempio, forniamo ai clienti una guida completa di tutti i passi necessari per iniziare a produrre e consumare energia verde. Grazie alle manovre del legislatore, possiamo dire che oggi è tutto in mano agli operatori.

Transizione ecologica, intervista a Daniele Iudicone

– Lo skill shortage è un fenomeno che, negli ultimi anni, ha colpito numerosi settori produttivi. Come colmare il gap di conoscenze? Dove reperire figure qualificate?
Un ulteriore passo da parte delle istituzioni, per favorire una reale transizione green, potrebbe essere l’avvio di un processo formativo, con scuole ad hoc, di tipo tecnico – con specializzazione in ambito fotovoltaico – per formare nuovi operatori/installatori/consulenti energetici. Noi, come azienda, abbiamo già attivato un’accademia interna e abbiamo figure dedicate e preparate che seguono il cliente in tutto il processo.
Molti artigiani si stanno ‘riconvertendo’: è possibile, quindi, intervenire su questa manodopera esistente. Ciò potrebbe contribuire in modo importante alla creazione in una vera green economy italiana, anche se il rialzo attuale dei prezzi delle materie prime è un punto di svantaggio.

– Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, come valuta il documento? Quali considerazioni può fare in merito alla validità e alle misure contenute?
Il PNRR è un documento molto importante, traccia le linee di una green economy e del segmento delle rinnovabili come strategie portanti.
Stiamo a vedere come questo si tradurrà in misure effettive nel nostro Paese: dove verranno canalizzati gli sforzi e le risorse a disposizione; la premessa c’è! Ci aspettiamo che il digitale e le rinnovabili siano i due temi centrali su cui si svilupperanno le future manovre attuative.

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