Diciassette amministratori delegati delle energie rinnovabili chiedono al presidente Joe Biden di annullare il proclama solare dell’ottobre 2020 dell’amministrazione Trump.

I soci di Italia Solare hanno votato all’unanimità la contrarietà ai dazi antidumping sulle importazioni di celle e moduli solari dalla Cina.

Tornano alla ribalta i dazi antidumping applicati sui prodotti cinesi importati in Europa, un argomento controverso che ha viziato il mercato per diversi mesi.

Winaico è stata riconosciuta come azienda operante nel segmento fotovoltaico e produttrice di dispositivi di qualità da parte della Commissione Europea.

Il report “Solar PV Jobs & Value Added in Europe” mette in evidenza le tendenze di sviluppo del mercato fotovoltaico, con particolare attenzione per le installazioni e gli occupati.

L’Authority energetica nazionale del Pakistan (NEPRA), approva il pacchetto di normative che consentirà ai proprietari di impianti di rivendere l’energia prodotta in eccesso.

Nonostante la decisione finale della US International Trade Commission (ITC) in materia di dazi e imposte per quanto riguarda i moduli che utilizzano componenti “made in Taiwan”, Winaico si dice fiduciosa che l’industria solare nazionale possa trovare una via per proporre dispositivi ad alta tecnologia sul mercato USA.

Come molti altri Paesi popolosi, anche il Pakistan ha avviato da tempo una politica a favore del fotovoltaico, visto come una valida soluzione per limitare i blackout e servire al meglio alcune zone periferiche.

Il Department of Commerce degli Stati Uniti si è pronunciato in merito all’applicazione dei dazi antidumping e compensativi definitivi contro la Cina.

Secondo il Wall Street Journal, il Governo indiano non imporrà dazi antidumping sulle celle solari importate da Stati Uniti, Cina, Taiwan e Malesia.

La politica anti-dumping messa in atto dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti rischia di compromettere lo sviluppo di numerosi progetti fotovoltaici.

Nella costante guerra che vede contrapposte mercati di nazioni concorrenti sul mercato dell’energia solare e del fotovoltaico, questa volta è il turno degli USA, che hanno scelto di imporre ulteriori dazi sui prodotti cinesi.

La guerra politica che sta scuotendo il mercato fotovoltaico continua da diversi mesi e, ormai, include numeri Paesi a livello globale e i player più importanti.

L’India sceglie di applicare nuovi dazi antidumping “trasversali”, che andranno a colpire i prodotti fotovoltaici d’importazione.

A Solarexpo 2014 abbiamo incontrato Álvaro García-Maltrás, Sales Director Southern Europe di Trina Solar, che ci ha illustrato l’andamento dei mercati in questi mesi e la visione aziendale attuale.

A partire dal primo Maggio il governo cinese impone dazi sulle importazioni di polisilicio provenienti dalla Comunità Europea.

La battaglia relativa alle importazioni di prodotti cinesi sul mercato europeo vede contrapposte, ancora una volta, l’Unione europea e la Cina. Questa volta non si tratta di moduli fotovoltaici o di quote massime di esportazione, bensì dei dazi relativi al vetro solare “made in China”.

Le forti incertezze legate al mercato UE e l’imposizione dei dazi antidumping sono alla base delle difficoltà che stanno rallentando la diffusione del fotovoltaico cinese. A dirlo è il segretario generale della Camera di Commercio cinese per l’Import-Export di attrezzature e prodotti elettronici, Sun Guangbin.

NPD Solarbuzz rilancia le previsioni di crescita del comparto fotovoltaico che, dopo un due anni “burrascosi”, si appresta a crescere in modo evidente. A guidare lo sviluppo del settore, i mercati emergenti e la forte domanda imposta dalle realtà in rapida crescita, che hanno decretato una netta riduzione dei prezzi di mercato.

La lunga indagine anti-dumping dell’UE nei confronti dei produttori cinesi potrebbe risultare inefficace per via di una deroga recentemente presentata.