A Solarexpo 2014 abbiamo incontrato Álvaro García-Maltrás, Sales Director Southern Europe di Trina Solar, che ci ha illustrato l’andamento dei mercati in questi mesi e la visione aziendale attuale.
A Solarexpo 2014 abbiamo incontrato Álvaro García-Maltrás, Sales Director Southern Europe di Trina Solar, che ci ha illustrato l’andamento dei mercati in questi mesi e la visione aziendale attuale.
Trina Solar rientra tra i player più importanti per quanto riguarda il fotovoltaico a livello mondiale e ha consolidato la propria posizione, con importanti “numeri” nel corso del 2013.
L’anno scorso sono stati spediti 2,58 GW di pannelli fotovoltaici, per un totale di 1,77 miliardi USD di introiti. La società vanta 14mila impiegati in tutto il mondo, 26 uffici locali di vendita e marketing. La forza di Trina Solar risiede, oltre che nella capillare diffusione nei differenti continenti, nell’elevata capacità produttiva, grazie a stabilimenti in grado di realizzare moduli con volumi di 2,8 GW all’anno.
Nonostante un buon andamento per quanto riguarda lo scorso anno, l’incertezza dei mercati e la crisi, soprattutto in Italia e in Europa, stanno rallentando lo sviluppo e la diffusione della tecnologia fotovoltaica.
Come confermato da Álvaro García-Maltrás, il momento è particolarmente critico e Trina Solar ha appena chiuso il primo trimestre 2014 con forti difficoltà e criticità. La strategia per i prossimi mesi sarà di attesa e valutazione dei mercati, per poter orientare al meglio l’offerta e la produzione in base alle richieste nazionali.
Ci troviamo di fronte a un periodo di forti cambiamenti, soprattutto nel nostro Paese, la chiusura del Conto Energia ha portato a una battuta d’arresto delle installazioni. Quello che serve, soprattutto oggi, è un cambio di mentalità, per trovare nuovi incentivi per l’installazione di impianti per la produzione di energia pulita. Se la sicurezza dell’investimento, portata dal Conto Energia, non è più disponibile, è infatti bene guardare con ottimismo alle detrazioni IRPEF messe a disposizione dallo Stato e rivalutare il fotovoltaico in termini di efficienza, autoconsumo e risparmio diretto.
In questo contesto, García-Maltrás ci conferma l’importanza della stabilità nella politica energetica del Paese e, per l’Italia, si augura vengano presto regolamentati in modo efficace i meccanismi di sviluppo per quanto riguarda i SEU e i sistemi di accumulo.
Per Trina Solar, come per la maggior parte dei produttori asiatici, c’è in più, la difficoltà di far conoscere e apprezzare agli installatori i prodotti che non siano europei, sino ad oggi snobbati o poco considerati per via del lungo percorso relativo alle indagini e ai dazi UE-Cina.
L’azienda ha stabilizzato la propria offerta, tramite finanziamenti importanti e il supporto del comparto di ricerca e sviluppo. Ad oggi, la società è forte di un portfolio prodotti piuttosto esteso, che comprende unità dual glass, prodotti resistenti al fuoco e le più recenti unità Honey Ultra e i moduli con tecnologia Back Contact Cell, che saranno esposti a Intersolar, nel mese di giugno.
In definitiva, per Trina Solar, come per molte altre realtà del settore, la grande scommessa rimane l’integrazione tra fotovoltaico e i differenti sistemi di gestione e climatizzazione, dalla domotica, all’ausilio di pompe di calore per consentire un effettivo risparmio e una maggiore efficienza degli edifici.