assoRinnovabili, che da tempo ha segnalato l’incostituzionalità del cosiddetto “spalma-incentivi” e si è battuta per fermare l’approvazione del DL, sta ora fornendo supporto agli operatori che stanno inoltrando ricorsi.
assoRinnovabili, che da tempo ha segnalato l’incostituzionalità del cosiddetto “spalma-incentivi” e si è battuta per fermare l’approvazione del DL, sta ora fornendo supporto agli operatori che stanno inoltrando ricorsi.
Di fatto, la norma che spalma su più anni gli incentivi per il fotovoltaico, a partire dal 2015, ha creato molto scompiglio nel settore e si prevedono drastiche perdite per aziende e operatori che hanno investito nel fotovoltaico.
Per supportare le società e le realtà produttive del nostro Paese e gli operatori esteri, assoRinnovabili sta coordinando i ricorsi per quegli enti che si ritengono penalizzati dal provvedimento. Le operazioni si stanno svolgendo secondo due percorsi distinti. Nella prima fase, alla quale parteciperanno gli operatori italiani, l’associazione punta a ottenere l’incostituzionalità della norma, mentre in un secondo momento, gli investitori esteri saranno supportati per sostenere come sia stato violato il Trattato sulla Carta dell’Energia.
Agostino Re Rebaudengo, Presidente di assoRinnovabili: “Auspichiamo ancora che il Governo metta riparo all’errore strategico insito nel provvedimento “spalma-incentivi”. Se ciò non avverrà, ricorreremo in tutte le sedi possibili e rappresenteremo tutte le parti coinvolte e danneggiate da questa norma, miope e controproducente. La recente sentenza della Corte Costituzionale Bulgara, che ha annullato una tassa retroattiva del 20% sui ricavi degli impianti fotovoltaici ed eolici, dimostra che la certezza del diritto non può essere stravolta: siamo sicuri che anche la Corte Costituzionale Italiana giungerà alle medesime conclusioni”.