1. EFFICIENZA OPERATIVA
Il Gruppo Enel ha ampliato il suo target sull’efficienza operativa fino a un risparmio di 1,8 miliardi di Euro nel periodo 2014-2019, da raggiungersi attraverso:
• Un’attenta riduzione degli investimenti in manutenzione, che permetterà risparmi per 800 milioni di Euro attraverso le best practice tecnologiche, miglioramenti in manutenzione attraverso l’intero portafoglio degli asset. Queste efficienze consentiranno ulteriore riduzione dei costi operativi.
• Un accresciuto target di riduzione dei costi operativi per il 2019 di 1 miliardo di Euro, da 9,3 miliardi di Euro nel 2014 a 8,3 miliardi di Euro nel 2019. Miglioramenti all’efficienza verranno realizzati nelle Rinnovabili, nelle Reti, nella Generazione Convenzionale, e deriveranno anche da una razionalizzazione del personale e dall’ottimizzazione tecnologica, attraverso la chiusura di impianti inefficienti e la digitalizzazione delle reti.
2. CRESCITA INDUSTRIALE
Una caratteristica fondamentale dell’aggiornata strategia di crescita è il ribilanciamento degli investimenti destinati alla crescita, per i quali è previsto un aumento di 2,7 miliardi di Euro, fino a raggiungere 17 miliardi di Euro nel periodo 2016-2019, con uno spostamento verso un minore profilo di rischio tecnologico e geografico. Il Gruppo ha un ampio e diversificato portafoglio di progetti di piccola e media dimensione, che offre flessibilità e opzionalità nell’allocazione degli investimenti, al fine di massimizzare i ritorni. Inoltre, il portafoglio di progetti mostra una riduzione dei tempi necessari alla creazione di EBITDA (in media, sotto ai due anni), sostenendo un miglioramento nell’auto-finanziamento attraverso l’accelerazione dei flussi di cassa.
Nel corso del periodo 2016-2019, circa il 95% dei nuovi investimenti per la crescita sarà destinato ad attività a rischio ridotto e ritorni stabili, come la generazione da fonti rinnovabili e convenzionali supportata da contratti di acquisto dell’energia a lungo termine (PPA) e le reti. Nel piano figura un aumento pari al 30% degli investimenti in Italia, dove l’installazione dei contatori elettronici di seconda generazione sarà anticipata e si prevede che produca equi ritorni da attività regolate.
Il Gruppo Enel prevede di realizzare un aumento cumulato dell’EBITDA di crescita pari a 7,2 miliardi di Euro nel periodo 2015-2019, con incrementi provenienti da:
• La linea di business Rinnovabili, per cui si prevede che la capacità installata nell’arco di piano porterà il mix di generazione del Gruppo ad oltre il 50% di utilizzo di fonti pulite entro il 2019;
• Il business delle Reti, nel quale si prevede l’installazione di ulteriori 21 milioni di contatori elettronici nell’arco di piano;
• Il settore Retail, dove il Gruppo prevede di realizzare un incremento del 15% dei clienti sul libero mercato e del 20% per quanto riguarda l’energia venduta nel periodo.
3. SEMPLIFICAZIONE DELLA STRUTTURA DEL GRUPPO
Il primo passo verso la semplificazione della struttura del Gruppo al fine di migliorarne l’efficienza operativa e ridurne la complessità è stato la riorganizzazione di Endesa, realizzata a fine 2014 attraverso la creazione di un business interamente focalizzato sulla penisola iberica. Il management del Gruppo Enel ha ora intrapreso ulteriori passi per continuare questo processo, proponendo 1) la piena integrazione di Enel Green Power (“EGP”) e del suo portafoglio di generazione, e 2) la riorganizzazione delle attività in America Latina.
1. Si prevede che la proposta piena integrazione di EGP nel Gruppo Enel con una partecipazione pari al 100%, annunciata oggi, produca svariati benefici, tra questi:
• Un’accelerazione nella crescita delle rinnovabili;
• Una più rapida introduzione in tutte le unità del Gruppo Enel di best practice definite e testate da EGP, generando così maggiori efficienze di costo;
• Ottimizzazione degli asset e minore volatilità nella generazione di energia, migliorando così la competitività dei prezzi;
• Maggiore integrazione fra reti e produzione da fonti rinnovabili, aprendo nuove opportunità di business man mano che la generazione distribuita si afferma, richiedendo sistemi di gestione dell’energia più sofisticati;
• Potenziata offerta retail per lo sviluppo di soluzioni intelligenti, integrate e verdi per i clienti che vogliano ottimizzare i loro consumi energetici.
2. La riorganizzazione del Gruppo in America Latina, che include la scissione delle attività cilene di Enersis da quelle degli altri Paesi dell’America Latina, seguita dalla fusione delle società non cilene in Enersis Americas. La proposta di riorganizzazione ha ricevuto il benestare da parte dei consigli di amministrazione di Enersis, Endesa Chile e Chilectra. Le assemblee degli azionisti delle tre società sono state convocate per il prossimo 18 dicembre 2015 per approvare la prima fase della riorganizzazione.
Se approvata, nel suo complesso, tale riorganizzazione comporterà i seguenti benefici:
• Una governance semplificata, che agevolerà i processi decisionali ed operativi;
• Un approccio confacente alle caratteristiche del mercato cileno (basso rischio, regime regolatorio stabile, mercato maturo ed elevati flussi di cassa) e quelle del resto dell’America Latina (volatilità più elevata, più alti livelli di incremento della domanda, un robusto portafoglio di progetti destinati alla crescita);
• Risparmi annuali da efficienze tra circa 360 e 380 milioni di Euro entro il 2019;
• La riduzione delle partecipazioni incrociate di Enersis, Endesa Chile e Chilectra nelle società da esse partecipate.
4. GESTIONE ATTIVA DEL PORTAFOGLIO
Nel piano oggi presentato, il target di rotazione degli asset è stato aumentato a circa 6 miliardi di Euro dai 5 miliardi di Euro del precedente piano. Il programma di dismissioni e reinvestimento di capitale sta già creando valore attraverso l’accelerazione del riposizionamento strategico del Gruppo, riducendo i rischi di business e sostenendo ritorni più elevati attraverso il finanziamento di ulteriori investimenti destinati alla crescita con priorità strategica, come le reti in Europa e le rinnovabili nel mondo.
Inoltre si prevede che proventi da future iniziative di gestione del portafoglio possano sostenere le iniziative di semplificazione del Gruppo.
5. REMUNERAZIONE DEGLI AZIONISTI
Si conferma per il piano 2016-2019 la politica dei dividendi annunciata a marzo scorso che offre certezza nel breve termine e un significativo potenziale di crescita nel medio termine. Il dividendo del 2015 sarà pari all’importo più elevato tra 0,16 Euro per azione e il 50% del risultato netto ordinario realizzato per l’intero esercizio 2015. Per il 2016 il dividendo sarà pari all’importo più elevato tra 0,18 Euro per azione (anche tenuto conto delle azioni che saranno emesse a servizio dell’integrazione di Enel con EGP) e il 55% del risultato netto ordinario realizzato per l’intero esercizio 2016.
In base a questa politica, il payout ratio aumenterà di 5 punti percentuali ogni anno fino a raggiungere il 65% nel 2018.