Dicembre 5, 2016

Daniele Preda

Fronius Italia, intervistiamo il Direttore Generale Alberto Pinori

Fronius Italia, intervistiamo il Direttore Generale Alberto Pinori

Intervistiamo Alberto Pinori, Direttore Generale di Fronius Italia, per fare il punto sulle novità di settore e sulle strategie che saranno messe in atto per il prossimo anno.

Intervistiamo Alberto Pinori, Direttore Generale di Fronius Italia, per fare il punto sulle novità di settore e sulle strategie che saranno messe in atto per il prossimo anno.

– Come si posiziona Fronius, oggi, sul mercato italiano?

In questo momento l’azienda sta registrando un periodo di forte crescita, che può essere quantificata entro un 40% in più rispetto allo scorso anno. La progressione è significativa anche rispetto al 2014 ed è frutto di una costante attenzione per la qualità e per la ricerca tecnologica. In termini di organico, Fronius Italia conta oggi due nuove figure all’interno del proprio team, composto da 22 persone.
L’affiatato gruppo di lavoro si occupa delle attività di coordinamento, per supportare la ramificata struttura di prevendita, vendita e postvendita. I 650 Fronius Service Partner rappresentano il brand sul territorio e costituiscono un tassello importante nella strategia dell’azienda. Proprio tramite i partner è possibile toccare con mano le variegate realtà distribuite lungo lo Stivale, per far conoscere i prodotti e la filosofia Fronius e supportare da vicino clienti e distributori.
Come precisa Pinori, è stata data grande rilevanza proprio ai servizi di postvendita, un settore nel quale l’azienda investe di continuo e che ha portato importanti risultati in termini di brand recognition e product awareness.
Tra le nuove figure che fanno parte dello staff Fronius è inclusa una persona dedicata allo sviluppo del dipartimento “training and education”. I corsi, i forum e l’incontro con il pubblico di installatori e professionisti del settore è infatti molto importante per l’azienda che, quest’anno, ha partecipato direttamente a oltre 110 eventi, incontrando più di 2.500 installatori e 900 progettisti.
In prospettiva, continueranno le attività con e attraverso i Fronius Service Partner, con particolare attenzione alle tematiche di revamping, manutenzione e installazione di solar battery, un argomento di forte richiamo anche considerando il previsto rilascio del Documento Tecnico di Riferimento da parte del GSE.
Esiste inoltre un programma specifico per le attività di gestione e manutenzione relativamente al revamping fotovoltaico, un segmento che impiega il 10/20% delle risorse aziendali e che salirà al 50% secondo le stime.
Per il 2017, l’obiettivo è quello di rafforzare ulteriormente questo legame con il mondo produttivo, anche grazie a specifiche sinergie con aziende importanti, con Mitsubishi, Delta Dore per la domotica e Seaside per gli aspetti riguardanti gli audit energetici.
Sul piano vendite, Fronius continuerà a sostenere accordi di collaborazione e per il sell-out, accordi non formali di lungo termine che hanno come obiettivo la rivendita dei prodotti e dei servizi, oltre alla gestione dell’installato.

– Quali sono i Vostri focus e le strategie per il 2017 e il medio periodo? Quale segmento reputate maggiormente strategico in ottica di sviluppo del business?

Come per molte altre realtà che operano nel comparto fotovoltaico, le piattaforme per l’accumulo di energia rappresentano un “tema caldo” e in fase di sviluppo. Per il prossimo anno Fronius disporrà di un prodotto per lo storage residenziale, una piattaforma munita dei relativi sistemi di gestione e dei certificati. Considerando l’energy storage come il focus principale per il 2017, l’azienda intende lanciare la gamma attraverso numerose attività pubblicitarie, divulgative e formative.
Entro Marzo arriverà la nostra soluzione per l’accumulo Fronius Energy Package. L’inverter trifase Fronius Symo Hybrid consente la gestione sia della nostra Fronius Solar Battery che la gestione di batterie esterne quale la Solar Battery Powerwall di Tesla, e garantisce una buona scalabilità per l’integrazione di elementi di accumulo anche su impianti esistenti (retrofit).

– Campagna “24 Ore di Sole”, ci racconta qualcosa in più?

Questa campagna non ha come obiettivo quello di incrementare le vendite, non è stata strutturata per un rientro a livello di marketing. Si basa sull’idea di fondo che sta alla base della nostra società e vuole rappresentare la nostra visione, mostrando come esistano effettivamente soluzioni per migliorare l’efficienza e, conseguentemente, la qualità di vita dei cittadini, nonché la salute del pianeta.
Il fotovoltaico, se abbinato a un impianto di accumulo ben dimensionato, può garantire le “24 Ore di Sole. L’iniziativa ha stimolato effettivi cambiamenti nella abitudini delle persone e ha riscosso un buon successo tra la cittadinanza e sui social.

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