Come ha precisato l’Ing. Salvatore Pinto, Presidente di Green Energy Storage, il settore dell’accumulo energetico cambierà il mondo di concepire l’energia stessa e metterà in discussione le attuali dinamiche. Le batterie a flusso organiche si inseriscono in un mercato caratterizzato da una crescita esponenziale che proseguirà anche nei prossimi anni.
A dare ragione al ragionamento dell’Ing. Pinto, numerosi studi di settore svolti dalle agenzie specializzate di tutto il mondo. Secondo la IEA (International Energy Agency), entro il 2021, il 28% dell’energia elettrica globale verrà prodotta principalmente dal fotovoltaico e dagli impianti eolici on-shore. Se vogliamo raggiungere un così importante e ambizioso programma sarà essenziale sviluppare sistemi flessibili di accumulo dell’energia, elementi cruciali che abiliteranno la prossima rivoluzione energetica.
Ing. Salvatore Pinto, Presidente di Green Energy Storage
Dalle tendenze attuali è possibile notare come lo sviluppo delle rinnovabili abbia ormai avviato un effetto dirompente. Tali infrastrutture consentiranno lo sviluppo di una società “decarbonizzata”, incrementando l’efficienza degli impianti, degli edifici e, al contempo, riducendo i costi di manutenzione e accelerando il ritorno degli investimenti a lungo termine. Oggi abbiamo fatto solo un pezzo di strada ma è necessario continuare sul sentiero tracciato, chi sceglierà di rimanere fedele a un vecchio modo di operare sarà automaticamente tagliato fuori dal mercato.
Sono cittadini e aziende a chiedere il cambiamento: IoT, digitalizzazione e smart grid stravolgeranno il modo di fare energia.
In questo scenario il nostro modello di sviluppo e crescita sta già dando i propri frutti. Grazie a importanti accordi di business e con gli ambienti universitari (Fondazione Bruno Kessler, Università di Harvard e Università di Tor Vergata) abbiamo creato una infrastruttura vincente e con una grande credibilità presso partner e investitori.
Crediamo nel nuovo progetto, il chinone rappresenta il futuro, costa dieci volte meno del vanadio, offre maggiore densità, costi ridotti e azzera l’inquinamento relativo alla produzione e allo smaltimento delle batterie.
Prof. Michael J. Aziz dell’Università di Harvard
Il vantaggio della nuova piattaforma deriva fondamentalmente dal fatto che la batteria non usa componenti chimici, ma naturali. Il sistema integrato si occupa della conversione e riconversione dell’energia per lo stoccaggio e per restituire quanto accumulato nel tempo. Il chinone è stato scelto per le proprietà di fotosintesi e per la capacità di operare senza mostrare evidenti segni di degrado. Le cellule del composto possono essere modificate per definire il flusso energetico, facilitando le attività di controllo e gestione.
Lo sviluppo sperimentale è iniziato circa tre anni fa e oggi, il campione di preproduzione GES rappresenta un’evoluzione enorme, circa 10mila volte più capace del prototipo iniziale. Quando ho incontrato per la prima volta i responsabili di Green Energy Storage sono rimasto impressionato dall’entusiasmo manifestato e dall’effettiva capacità del Gruppo. Attualmente la collaborazione procede molto bene e a ritmi serrati.
La nuova piattaforma apre scenari sinora solo immaginati, favorirà lo sviluppo delle rinnovabili, consentendo la riduzione dell’inquinamento e semplificando le attività di dialogo con gli impianti “fossili”, nel periodo di transizione.
La batteria GES potrà infatti integrarsi nei contesti di produzione energetica tradizionale, non solo con le rinnovabili, garantendo programmabilità, accumulo, gestione del portfolio integrato e abilitando un modello di business innovativo.
Sorgenia, partner d’elezione, accoglie con grande entusiasmo le possibilità di crescita che si stanno delineando grazie alle batterie a flusso organiche, che vantano peculiarità quali la biodegradabilità, la non tossicità, la non corrosione.
Secondo l’operatore sarà possibile ritagliare offerte ad hoc per i consumatori, accentuando l’attuale filosofia dell’azienda, che vede il consumatore al centro. Un consumatore che sta diventando sempre più spesso “prosumer”, pronto per l’autoconsumo e l’autosufficienza energetica.
L’Ing. Salvatore Pinto chiude la presentazione sottolineando come la nuova piattaforma con batterie a flusso organiche rappresenti un punto di partenza e non un punto di arrivo. L’azienda sta ora lavorando per sviluppare accordi globale, tra questi un accordo esclusivo di sviluppo e diffusione con i Paesi UE, Svizzera e Norvegia inclusi.
GES ha incorporato menti brillanti e tutte le competenze necessarie per sviluppare il proprio piano di crescita, diventando un reale polo tecnologico altamente attrattivo. Non solo, la società, che ha già ricevuto 2 milioni di Euro dall’UE all’interno del progetto Horizon 2020, avvierà a breve il processo di internazionalizzazione.
Green Energy Storage è un’azienda giovane, come ammette Pinto, ma grazie a quattro hub mondiali e alla grande capacità di attirare fondi e ricercatori, si prepara a crescere molto rapidamente nel breve periodo.