L’associazione traccia i contorni dell’operato del Governo Renzi in materia di fotovoltaico e si rende disponibile per un confronto costruttivo con le parti politiche.
L’associazione traccia i contorni dell’operato del Governo Renzi in materia di fotovoltaico e si rende disponibile per un confronto costruttivo con le parti politiche.
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Viscontini: “Chi conosce e segue il settore sa bene che non è così”
Dire che il governo Renzi ha aiutato il fotovoltaico è falso. In ogni caso si può sempre cambiare idea e ne saremmo tutti felici.
Con il governo Renzi il fotovoltaico ha toccato i minimi storici degli ultimi anni e non solo per immobilismo o indifferenza ma per una serie di interventi che appaiono deliberatamente contro il fotovoltaico, le altre rinnovabili e l’efficienza energetica.
Appena insediato, nel 2014, è stato emanato il Decreto Spalmaincentivi, che ha tagliato retroattivamente gli incentivi agli impianti di potenza superiore ai 200 kWp. Moltissime aziende, a causa delle impreviste minori entrate, si sono trovate in grande difficoltà, soprattutto coi pagamenti delle rate dei finanziamenti.
Nel 2015 ha preso forma un altro provvedimento scandalosamente contro il fotovoltaico e l’efficienza energetica: la riforma delle tariffe elettriche che, come risulta dagli stessi documenti dell’Autorità per l’Energia, causa aumenti delle bollette del 10-30% per 17 milioni di famiglie, in particolare per le meno abbienti. Una riforma che incentiva lo spreco energetico, contro ogni principio di buon senso e pure in antitesi con le raccomandazioni comunitarie.
Nel 2016 sono stati tolti gli impianti fotovoltaici dalla lista degli interventi che possono beneficiare dei certificati bianchi, che rappresentavano gli unici aiuti per chi non poteva usufruire, a causa di un basso reddito, della detrazione fiscale.
Inoltre durante il governo Renzi più volte i Sistemi di Distribuzione Chiusi (SDC), che permettono di sfruttare al meglio gli impianti fotovoltaici rendendoli utilizzabili da più utenti, sono stati bocciati.